Il Moviolone
Beat ‘em up, l’angolo del wrestling – Dean Ambrose contro Seth Rollins e la morte silenziosa dello Shield
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10 anni agoon
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RedazioneCresce l’attesa per lo scontro tra Dean Ambrose e Seth Rollins a Battleground: sarà un match ‘Shield vs Shield’. Già. Ma che ne è stato dello Shield?
L’improvviso voltafaccia di Seth Rollins ai suoi ex compagni di scorribanda (per quanto contestabile, lo abbiamo già fatto su queste pagine) in qualche modo ha una sua logica. Meno quanto è avvenuto tra gli altri due ex ‘mastini della giustizia’. Questo è difficilmente spiegabile.
Già poteva far storcere il naso quanto avvenuto all’indomani di Extreme Rules e del pestaggio perpetuato dal ‘poeta maledetto‘ ai danni dei suoi compagni nella puntata di RAW del 2 giugno. La settimana successiva, infatti, Dean Ambrose e Roman Reigns hanno iniziato a perseguire i propri interessi autonomamente, senza che alcuna spiegazione in merito fosse data: il primo cercando la propria vendetta ai danni dell’ex alleato (in una faida che continua ancora adesso), il secondo inseguendo la cintura di campione del mondo WWE con tanto di siparietti pregni di ilarità quantomeno discutibile (si pensi alla scenetta di Vickie Guerrero e del caffè di Stephanie McMahon, già in lizza per il momento più imbarazzante dell’anno).
Da un giorno all’altro due anni di interessantissima storyline sono stati spazzati via. Cancellati dalla memoria. E senza che il WWE Universe sapesse come mai. I tre membri dello Shield hanno iniziato a muoversi ognuno per loro conto, con musiche personalizzate (quella originaria è rimasta a Reigns, guarda caso) e vicende sostanzialmente a se stanti.
Ma questo può non lasciare sorpresi i fan WWE. La ‘sospensione dell’incredulità‘ non è affatto inedita nelle vicende di Stamford (si pensi alla gestione della vicenda del General Manager anonimo di RAW nel 2011, mai completamente risolta, o addirittura al paradosso del giugno 2007, quando un Mr. McMahon ‘morto’ nell’esplosione della sua limousine due settimane prima tornò sul ring per annunciare la morte – reale, però – di Chris Benoit).
Tutto vero. Però vedere un Dean Ambrose che viene brutalizzato da Kane, Randy Orton e (ovviamente) Seth Rollins, come avvenuto a RAW lunedì scorso a Richmond, mentre Roman Reigns assiste dal ring senza fare nulla per aiutare il suo ex leader, stona con la storia comune dei due e ha veramente poco senso. Soprattutto se nella successiva puntata di SmackDown! lo stesso Seth Rollins presenta l’imminente scontro di Battleground contro Ambrose (come detto) come un match ‘Shield vs. Shield’.
Perché già la scomparsa dello Shield è stata traumatica per molti. Ma chi ha amato i ‘Mastini della Giustizia’ nei palazzetti di tutta America e davanti ai televisori di tutto il mondo si sarebbe almeno augurato che la sua morte, per quanto silenziosa, fosse almeno dignitosa.
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