Il Moviolone
Beat ‘em up, l’angolo del wrestling – GM anonimo, il desaparecido Sting e Lesnar che non c’è… come il senso delle Survivor Series
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10 anni agoon
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RedazioneSono passate due settimane dalle Survivor Series e ciò che sembrava promettere una piccola, grande rivoluzione in WWE si sta sempre più trasformando nel più bruciante flop dell’anno. Soprattutto, senza che nessuna prospettiva di risollevamento sembri profilarsi nell’immediato futuro.
A Saint Louis era in ballo il futuro della compagnia: il posto di lavoro dell’Authority contro quello di un pezzo considerevole dello spogliatoio. Alla fine ha prevalso il Team Cena, con una prova maiuscola di Dolph Ziggler e l’aiuto decisivo di Sting, alla prima, storica apparizione su un ring della WWE. Addio all’Authority, dunque, e una nuova era che si profilava dalle parti di Stamford. O forse no.
Sì, perché già al termine della successiva puntata di WWE RAW ha fatto il suo ritorno il General Manager anonimo, proprio quello che era stato di fatto sostituito da Triple H dopo un anno di “lavoro” nel luglio 2011, dopo Money in the Bank e il caso della ‘doppia cintura’ di campione WWE detenuta contemporaneamente da CM Punk e John Cena. Qualche tempo dopo era stato definitivamente cancellato in un siparietto in cui si evinceva che era sempre (o forse no) stato Hornswoggle a seminare zizzania digitando e-mail dal suo cantuccio posto sotto il ring. Uno stint interessante, dunque, che era stato tramutato in una buffonata.
Ora il ritorno (e allora il General Manager anonimo non è Hornswoggle! O sì?) e un nugolo di nuove decisioni, che di fatto sembrano riportare tutta la baracca alla situazione precedente alle Survivor Series, come se la notte di Saint Louis non fosse mai esistita. E così John Cena (che ha vinto, e che ipoteticamente avrebbe il potere di richiamare l’Authority) a TLC si ritrova a mettere di nuovo in palio il suo status di primo contendente al titolo di campione assoluto contro Seth Rollins.
Ma come? Il capo della squadra che ha vinto il match principale di uno dei quattro eventi cardine dell’anno invece di essere premiato ricomincia da capo? E contro colui che, di fatto, era il capo del team perdente? E soprattutto: ma questo tanto agognato match valido per la cintura di campione del mondo WWE quando avrà luogo?
Una risposta non sembra essere arrivata nel momento in cui Paul Heyman, rappresentante del campione Brock Lesnar, si è collegato via satellite con l’arena di Tulsa, Oklahoma, sottolineando che la difesa del titolo va attesa e meritata, come il Natale, che arriva una volta in 365 giorni all’anno. Certo. Se non fosse che da sempre in WWE una cintura non difesa per 30 giorni decade automaticamente. E che Brock Lesnar non mette in palio il suo titolo da Night of Champions, ossia dal 21 settembre (peraltro il giorno della sua ultima apparizione su un ring della WWE)!
C’è poi la questione Sting, l’uomo che ha deciso le Survivor Series con il suo intervento a sorpresa. In tanti si aspettavano che diventasse proprio lui la “nuova Authority”, o che quantomeno comparisse sul ring di RAW per spiegare il motivo del suo assalto a Triple H e Seth Rollins. Non è avvenuto, e sono passate ben due settimane.
Due settimane nel corso delle quali non si è ben capito quale sia stato il reale senso di queste Survivor Series che, da evento dalle potenzialità enormi, sta diventando una delle più colossali bolle di sapone della storia della lotta professionistica.
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