Il Moviolone
Beat ‘em up, l’angolo del wrestling – John Cena ai minimi termini. E una valigetta diventa più importante della cintura
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10 anni agoon
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RedazioneIn WWE non si lotta per la cintura di campione assoluto? Poco male. Perché a tenere con il fiato sospeso i fan del pro-wrestling in queste settimane, un po’ a sorpresa, sono le dinamiche legate al possesso della valigetta di Mister Money in the Bank. E sembra sempre più evidente che il pubblico delle arene americane sia pronto a celebrare come primi ballerini i lottatori della nuova generazione, che stanno oscurando i veterani del ring.
La dimostrazione evidente è arrivata lunedì 29 settembre nella puntata di WWE RAW tenutasi a Chicago (città certamente complessa ultimamente, vi dice niente il nome di CM Punk?). Il vero fulcro del lunedì sera dell’Illinois è stato il furto della preziosa valigetta di Seth Rollins da parte dell’antico alleato Dean Ambrose, la furia dell’Authority, gli scambi di battute tra i due ex Shield.
Una settimana importante per loro: Seth Rollins è piaciuto per il piglio con cui ha affrontato la vecchia volte Paul Heyman, Dean Ambrose dal canto suo sta sempre più calzando a pennello i panni del beniamino del pubblico che, nonostante parteggi per i ‘buoni’, non disdegna comportamenti borderline e si esalta tormentando il rivale di turno. Era dai tempi dell’ultimo Edge che la federazione aspettava un personaggio simile (a livelli credibili).
Anche per questo motivo l’intervento di John Cena è parso tanto inutile quanto stucchevole. Questi ultimi mesi stanno rendendo sempre più evidente che tanto il rapper di Boston quanto il suo pari ruolo tra i cattivi, Randy Orton, hanno fatto il loro tempo. Sono i main eventer designati dall’alto, ma le loro vicende ormai conquistano talmente poco l’attenzione collettiva da relegare in secondo piano le questioni di vertice. E da rendere più interessante il furto e controfurto di una valigetta (che dà la possibilità di un match per il titolo) che la rincorsa al titolo stesso.
Un paradosso. E il fatto che in entrambi gli show settimanali la fotografia finale raffiguri un John Cena in ginocchio sul ring se non riverso a gambe all’aria (con gli imbarazzanti cori dell’arena di Chicago “Thank you Rollins“) non può che imporre un quesito: se il titolo non è in palio – mai – e il primo sfidante in pectore è ridotto in questi termini per che cosa lottano veramente i wrestler della WWE?
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