Ciclismo, Petacchi dice basta: “Devo dare svolta alla mia vita”

Diciotto anni tra i professionisti, 27 vittorie di tappa al Giro d’Italia (5 delle quali però revocate per doping), 6 al Tour de France, 20 alla Vuelta e 178 vittorie totali: con questi numeri Alessandro “AleJet” Petacchi ha annunciato il ritiro dall’attività agonistica. Il velocista ligure classe 1974, è il quarto professionista italiano nelle graduatoria delle vittorie, preceduto da Moser, Saronni e Cipollini.  Ha deciso, a sorpresa, che è arrivato il momento di dedicarsi ad altro: solo due settimane fa, infatti, aveva partecipato alla Parigi-Roubaix.

L’annuncio dell’addio alle corse Petacchi l’affida a una nota sul sito del suo team, la Lampre-Merida, nel quale sottolinea l’esigenza di dedicarsi alla famiglia, di “dare un senso” alla sua vita. Con un arrivederci “con la possibilità di tornare in futuro a essere parte del mondo che tanto mi ha dato, mettendo a disposizione la mia esperienza e magari trasmettere alle nuove generazioni di atleti la bellezza del nostro sport. Con la Parigi-Roubaix ho chiuso una prima parte di stagione durante la quale ho corso molto – scrive Petacchi – cercando di essere protagonista in appuntamenti per me tradizionali, quali la Milano-Sanremo, e provando a confrontarmi con nuove sfide, quali la Parigi-Roubaix. So di aver dato il massimo, come ho sempre fatto nelle 18 stagioni della mia carriera da professionista. Arrivato alla soglia delle 200 vittorie – sottolinea il corridore ligure – sento di avere bisogno di dare una svolta alla mia vita, di trovare una nuova dimensione e di avere anche più tempo da dedicare alla mia famiglia. Queste riflessioni mi portano alla decisione di offrire alla mia carriera una pausa“.

E la Lampre-Merida, la sua ultima squadra, ha voluto ringraziare Petacchi per gli anni vincenti trascorsi assieme: “14 vittorie e la conquista della maglia verde del Tour de France hanno arricchito un rapporto umano e professionale di assoluto valore“.