Il Moviolone
Ciclismo, Tour de France: Nibali padrone a Pla d’Adet, incredibile sfida per il podio
Published
10 anni agoon
By
RedazioneQuando Thibaut Pinot ha alzato il ritmo sull’erta finale per mettere in crisi gli avversari, si è immaginato che lo scalatore francese potesse staccare pure Vincenzo Nibali, visto il numero realizzato sul Port de Balès nella tappa precedente.
Ma, poco dopo, si è capito che Pinot non avesse la dinamite nelle gambe e, difatti, il primo attacco di Jean-Christophe Peraud lo ha messo in ginocchio.
Soltanto la maglia gialla, con la solita classe, si è riportata sull’ex biker transalpino, aumentando subito il margine sugli altri.
Il primo big in crisi è stato Alejandro Valverde che, però, ha dimostrato di essere una vecchia volpe e sarà dura scalzarlo dal podio.
Difatti, si è lasciato sfilare dopo gli scatti di Nibali e Peraud e non ha neppure cercato di seguire gli immediati inseguitori Bardet, Pinot e Van Garderen, preferendo salire con il proprio passo scortato da alcuni gregari.
Alla fine, la sua tattica è stata premiata poiché, pur avendo perso 49” dai due migliori, ha superato di 5” il terzetto davanti a lui.
La prossima tappa, ultima sulle montagne, potrebbe vedere ulteriori cambiamenti in classifica e, chi dovesse avere ancora qualche stilla di energia, dovrebbe attaccare sin dalla discesa del Tourmalet avvantaggiandosi in vista dell’ascesa finale sul Montée du Hautacam.
Il vantaggio del siciliano sui rivali è sempre più netto, dati i 5’26” su Valverde; ma, la lotta per il podio finale è ancora aperta.
Infatti, l’iberico è davanti a Pinot e Peraud di appena 34” e 42”, mentre Bardet appare tagliato fuori dovendo recuperargli oltre due minuti.
Comunque, il favorito per la piazza d’onore sembrerebbe Peraud viste le sue ottime prove in salita e le sue buone doti da cronoman, che potrebbero risultare decisive sui 54 Km da Bergerac a Périgueux nella penultima giornata.
Però, la storia del ciclismo ha insegnato che nulla è scontato sino alla conclusione e, dunque, anche lo Squalo dello Stretto dovrà continuare a restare concentrato nonostante il dominio nella generale.
Infine, un grande plauso va anche a Rafal Majka, Giovanni Visconti, Alessandro De Marchi e Arnold Jeannesson.
Majka ha vinto la sua seconda tappa a questo Tour, guadagnando un buon margine su Nibali per la maglia a pois (31 punti).
Visconti, pure lui siciliano, è rimasto in testa da solo fino all’attacco decisivo del polacco nel finale, mantenendo la seconda posizione.
De Marchi, il più combattivo della Grande Boucle, ha lottato strenuamente giungendo quinto in scia a Nibali e Peraud, mentre Jeannesson è stato di fondamentale importanza per il capitano Pinot, poiché ha scandito il ritmo per buona parte dell’ultima erta non facendo allontanare più di tanto il pericoloso Bardet, che aveva attaccato in discesa.
Riccardo Tempo
You may like
Javi Moreno prometteva: “Io e Sheva faremo 40 gol”
VIDEO – Antonio Petrazzuolo a Calcissimo TV: “Napoli penalizzato col Genoa, 2 rigori che gridano vendetta!”
VIDEO – Quando Caressa diede lezioni di prospettiva a Galliani…
29 marzo 1981, Kallonisset diventa Van Kallon
Amaral, storia di un becchino prestato al calcio!
Per Ferlaino era meglio di Baggio, ma la verità è che Beto… Era un bidone!