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Ciclismo, Tour de France: Nibali super a crono, Peraud e Pinot eroi francesi
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10 anni agoon
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RedazioneLa cronometro di Périgueux ha incendiato i cuori di tutta la Francia, che ospiterà sul podio della corsa più celebre al mondo due ragazzi semplici e completamente diversi tra loro.
Jean-Christophe Peraud, 37enne della AG2R La Mondiale, ha disputato una grande prova agguantando il secondo posto nella generale.
Thibaut Pinot, 24enne della FDJ, si è ben difeso e sui Campi Elisi, oltre alla terza piazza, indosserà pure la maglia bianca di miglior giovane.
Alle loro spalle, Alejandro Valverde crolla e fallisce ancora una volta l’obiettivo del podio al Tour.
L’ultima gioia transalpina arrivò con Richard Virenque, secondo nel 1997, mentre due tra i primi tre non si vedevano più dal 1984 grazie alla doppietta firmata da Laurent Fignon e Bernard Hinault.
Ma, la copertina va a Vincenzo Nibali, il fuoriclasse siciliano che, in carriera, ha già trionfato a Vuelta e Giro.
Nella sfida contro il tempo ha chiuso quarto, battendo tutti gli altri uomini di classifica e cedendo solo all’immenso Tony Martin e, per pochi secondi, ai due specialisti Dumoulin e Barta.
Il campione italiano è rimasto soddisfatto dalla propria prova, ma sperava che il tracciato fosse un po’ più duro.
Inoltre, ha dichiarato che il giorno finale vedrà l’avverarsi di un sogno e che, al ritorno in patria, andrà a Cesenatico per regalare la maglia gialla a Tonina Pantani (mamma di Marco) che, a sua volta, gli aveva donato prima della partenza la casacca indossata dal figlio nel trionfale 1998.
Gli italiani sono stati protagonisti assoluti della Grande Boucle poiché, oltre alle imprese di Nibali, si sono messi in luce anche Matteo Trentin con un successo di tappa, Alessandro De Marchi con numerose fughe e il titolo di Super Combattivo che riceverà sui Campi Elisi e i vari Giovanni Visconti, Matteo Montaguti (campione della classifica a squadre con la AG2R), Daniel Oss e i gregari del Team Astana Scarponi e Vanotti.
Con il trionfo di Tony Martin, i tedeschi vanno a quota 6 superando proprio gli azzurri fermi a 5, mentre a livello individuale il plurivincitore è lo Squalo dello Stretto con quattro affermazioni, con Marcel Kittel che potrebbe eguagliarlo sui Campi Elisi.
Prima di assaporare il trionfo finale che manca in Italia proprio dal 1998 con Pantani, attendiamo gli ultimi 137,5 Km e, poi, potremo ammirare il tricolore in cima a Parigi.
Riccardo Tempo
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