Il Moviolone
Doping: la forte maratoneta Rita Jeptoo positiva all’Epo
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10 anni agoon
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RedazioneIn attesa delle controanalisi, la maratoneta kenyana Rita Jeptoo è risultata positiva per Epo a un controllo antidoping a sorpresa sulle urine effettuato il 25 Settembre scorso.
La 33enne vincitrice delle ultime due edizioni sia di Boston sia di Chicago, fa parte della scuderia del manager bresciano Federico Rosa che, tra i suoi migliori atleti, annovera pure Asbel Kiprop, Amantle Montsho, Alfred Kirwa Yego, Eunice Sum, Ibrahim Jeilan, Jairus Birech, Tariku Bekele e qualche azzurro.
Dopo aver gareggiato in varie occasioni in Italia a inizio carriera, il suo talento è emerso il 14 Agosto 2005 durante i Campionati Mondiali di Helsinki quando si piazzò settima nella maratona con un ottimo crono di 2h24’22”, posizione bissata pure due anni dopo a Osaka, ultimo appuntamento con la canotta della propria nazionale.
Intanto, nel 2006 aveva abbattuto il muro dell’ora e dieci nella mezza maratona grazie al tempo di 1h09’56” realizzato a Parigi, poi migliorato dopo due stagioni per 8″ a Lisbona, mentre nella prova più lunga non avrebbe avuto alcun miglioramento fino al 2012.
Proprio nel 2012, a 31 anni, la sua carriera svolta a Chicago, dove corre in un eccellente 2h22’04”, mentre l’anno dopo vola in un incredibile 1h06’27” alla mezza di Ras al-Khaimah, giungendo addirittura terza alle spalle delle connazionali Lucy Wangui Kabuu (1h06’09”) e Priscah Jeptoo (1h06’11”).
Poi, nel 2013, realizza un capolavoro sempre a Chicago, scendendo a 2h19’57” mentre nel 2014 ha corso a Boston in 2h18’57”, crono non omologato a causa delle caratteristiche del percorso bostoniano.
Dunque, un atleta di buon livello che, in un’età in cui il calo dovrebbe essere naturale, ha incrementato in modo esponenziale il proprio motore in maniera improvvisa e questo controllo antidoping (aspettiamo comunque le controanalisi) ha dimostrato come i test a sorpresa siano la lotta più efficace contro questi tentativi di imbroglio e vogliamo sperare che, finalmente, l’atletica possa seguire in questo ambito uno sport come il ciclismo, l’unico che si stia impegnando duramente contro questo cancro.
Riccardo Tempo dal sito: http://worldsports1987.com
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