Il Moviolone
Editoriale Palermo – Bocciati? Manco per niente
Published
10 anni agoon
By
RedazionePalermo-Juve 0-1, una partita brutta, senza occasioni da gol, ruvida, vinta dagli juventini meritatamente ma senza dominare, in forza di un colpo isolato. I portieri non hanno dovuto compiere praticamente alcuna parata (una Sorrentino) e se fosse finita con un nulla di fatto nessuno avrebbe gridato allo scandalo. I rosa hanno sentito molto la gara, come all’andata, non riuscendo ad esprimersi al meglio e patendo la personalità dei più quotati dirimpettai, presentatisi quasi al completo e intenzionati, con un successo, a chiudere il campionato. Lo stesso Iachini è apparso nervoso come dimostrato da un curioso siparietto intorno al 20’ del primo tempo, in cui ha praticamente rimproverato l’intera difesa, uno ad uno, proprio in un momento in cui il terzetto centrale girava bene, non riuscendo neanche a far capire di cosa si lamentasse, come dimostravano gli sguardi interrogativi dei giocatori stessi. Voglia di strafare oppure contrarietà per il dissenso manifestatogli prima del fischio d’inizio da Zamparini per una formazione ritenuta troppo rinunciataria? Può essere… Certo che qualche ruggine comincia ad affiorare nella gestione del rapporto col presidente. La conquista anticipata della salvezza con conseguente rilassamento, la condizione psicofisica in deficit evidente, i molti infortuni, lo spinoso caso di Barreto (già alla Samp, fischiato dai tifosi, irritante ed irritato, privato della fascia di capitano malgrado il volere contrario dell’allenatore), la mancata valutazione degli elementi sottoimpiegati in vista del prossimo campionato (Queison, Chocev e soci), il braccio di ferro coi procuratori soprattutto di Dybala rischiano di minare un’armonia sempre precaria quando in mezzo c’è il vulcanico, e a volte autolesionista, patron friulano.
I due argentini, appunto. Secondo alcuni, la loro prestazione non eccezionale ne sancisce la bocciatura in relazione alla possibilità di trovare spazio in grandi squadre. E’ vero, Vazquez e Dybala non hanno fatto sfracelli e non sono stati decisivi come altre volte. Penalizzati dalla mancanza degli esterni e dalla condizione precaria di Maresca (attenzione però: finchè è rimasto in campo il risultato era di zero a zero, ad indicare che certi giocatori sono utili a prescindere, anche a mezzo servizio!). Peraltro, non pare che Tevez e Llorente abbiano fatto di meglio, a sottolineare come è difficile giocare certe partite contro schieramenti ostruzionistici. Di tutto il parterre di punte di grande livello, attuale o futuro, l’unica all’altezza è stato Morata per il gol.
Quindi prendersela con Vazquez e Dybala è puro masochismo! Al contrario, questa partita ha, in qualche maniera, ribadito paradossalmente il loro valore. Perché? Perché la grande Juve la padrona incontrastata del campionato, ha riservato loro attenzioni particolari, senza vergognarsi di annullare qualcuno dei suoi campioni pur di ridurli al silenzio o quasi. Come dire: molti nemici, molto onore. Vazquez aveva iniziato bene – persino un tunnel, credo, a Tevez – e allora Allegri lo ha fatto marcare ad uomo, francobollare, irritare con provocazioni stizzose alle quali il cordobano ha abboccato beccandosi il cartellino giallo. A Dybala addirittura si sono dedicati in tre, e non tre difensori qualunque, bensì nazionali e persino campioni del mondo! Barzagli, il grande ex, ha usato di tutto per fermarlo, mestiere, esperienza e, quando non ci arrivava, falli, non concedendogli un metro di quegli spazi che esaltano il baby goleador. Eppure il piccolo Dybala – che, ricordiamolo, gioca da punta unica e quindi si prende tutte le legnate e da tutti! – è riuscito a guadagnare punizioni ed a far ammonire ben due avversari, Bonucci e Morata, malgrado un arbitro non particolarmente… ostile ai bianconeri (sabato in blu).
Orbene, se giocassero in una squadra di tutti campioni, nessun allenatore avversario si sognerebbe mai di dedicarsi in esclusiva a loro rischiando di prendere imbarcate dagli altri nove compagni. Giocando in una squadra “normale”, spenti loro si spengono tutti. Per questo motivo, non li boccio per niente, ma al massimo li rimando. Non saranno (ancora e forse mai) da Real Madrid, ma quella di sabato non può costituire una delusione. Tanto è vero che la stessa Juventus, dopo averli testati, è tornata all’assalto a partita conclusa con nuove offerte! Ad ogni modo, se proprio nessuno li vuole, beh, pazienza ce ne faremo una ragione e saremo felici di goderceli ancora in rosanero. Piisssima illusione, ovviamente. I soldi servono…
Autore: Antonino Pavone (www antoninopavone it)
You may like
Javi Moreno prometteva: “Io e Sheva faremo 40 gol”
VIDEO – Antonio Petrazzuolo a Calcissimo TV: “Napoli penalizzato col Genoa, 2 rigori che gridano vendetta!”
VIDEO – Quando Caressa diede lezioni di prospettiva a Galliani…
29 marzo 1981, Kallonisset diventa Van Kallon
Amaral, storia di un becchino prestato al calcio!
Per Ferlaino era meglio di Baggio, ma la verità è che Beto… Era un bidone!