La caduta di Armstrong su ESPN Classic

E’ il ciclista che ha segnato un’epoca nel ciclismo tra anni ’90 e 2000, vincendo bene sette Tour de France. Ora è di nuovo alla ribalta perchè quei sette Tour sono stati infangati dal recente scandalo doping. Parliamo, ovviamente, di Lance Armstrong, protagonista domenica 11 novembre alle ore 22 (in replica anche lunedì 12 novembre alle ore 20) di un speciale dal titolo “La caduta di Armstrong”, su ESPN Classic (SKY, canale 216).

Si tratta di un film-documentario diretto da Quentin McDemott e prodotto da Four Corners per l’Australian Broadcast Corporation. Viene ripercorsa l’intera carriera di Armstrong, dal Mondiale vinto agli inizi della carriera, al dramma del tumore che lo ha colpito nel 1996, fino ai sette Tour vinti e allo scandalo doping che lo ha travolto di recente.

La seconda parte di questo speciale è incentrata su alcune delle testimonianze raccolte dal regista McDemott. Ci sono le dichiarazioni di Tyler Hamilton, ex compagno di Armstrong ai tempi della US Postal, che descrive nei minimi particolari come venisse praticato il doping di squadra. Ci sono, poi, le dichiarazioni in difesa del corridore texano, cioè quelle di alcuni amici che lo conoscono bene e che non parlano di doping, ma di uso di farmaci che servivano a curare il cancro che lo aveva colpito nel ’96. Infine, vengono riportate alcune registrazioni audio di un dialogo avvenuto tra Greg Lemond (leggenda del ciclismo made in USA) e un gruppo marketing che lavorava per Armstrong che ha l’intento di insabbiare le prove a carico del texano per salvaguardare l’immagine degli sponsor.

Insomma, ne “La caduta di Armstrong” si parlerà dello scandalo più grande che ha colpito lo sport negli ultimi anni e “attraverso gli occhi di chi ha vissuto questo periodo nero del ciclismo vicino a Lance Armstrong, vogliamo mettere in luce non solo la storia drammatica e complessa di un’icona dello sport, ma un’organizzazione sistematica e corrotta di cui vanno smascherati non solo gli atleti, ma anche medici, team manager e politici”, ha dichiarato il regista Quentin McDermott.