Lo sponsor: “Daremo noi i premi”. E la Fin non ci sta

“Ho dato il mio impegno a dare noi a Federica Pellegrini i premi che non ha avuto. Queste cose le abbiamo denunciate quando come Jaked abbiamo lasciato la Fin, e adesso c’e’ l’occasione per rompere questo sistema clientelare che regge la federazione e mandare tutti a casa: non producono risultati e fanno male allo sport”, firmato Gianluigi Cimmino, ad del gruppo Yamamay, dopo il botta e risposta tra le due parti in causa.

Il manager denuncia una cricca che ha fatto man bassa dei premi destinati ai vincitori delle gare di nuoto: “Quanto denunciato da Federica Pellegrini, a cui va tutto il nostro appoggio, e’ un’evidente ingiustizia: sono elargiti premi alle societa’ dell’orbita di Barelli, del fratello e del suo gruppo dirigenziale che – conclude – lo sostiene a scapito di altre che non fanno parte di questo ciambellone magico”.
La Federazione Italiana Nuoto, però, non ci sta e continua a ribattere a queste accuse fornendo altri dati: “Dal 2006 al 2012 – viene scirtto in una nota ufficiale – la Pellegrini ha ricevuto 750mila euro, a Roma 2009 sono 147mila. Somma che rispecchia criteri meritocratici uguali per tutti gli azzurri”. Ed aggiunge: “I 147mila euro sono arrivati grazie alle due medaglie d’oro, ai tre record mondiali e il piazzamento nella 4x200sl. Inoltre sono stati erogati contributi alle società per l’alto livello relativi a criteri specifici meritocratici e per particolari esigenze motivate”. A questo punto, una delle due parti in causa mente.