Il Moviolone
‘Matti per il Calcio 2013’, lo sport come strumento di riscatto sociale
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11 anni agoon
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RedazioneAncora una volta lo sport si è rivelato più forte dei pregiudizi e della malattia mentale. Matti per il Calcio, la manifestazione nazionale di Calcio a 7 dellUisp, riservata alle squadre dei Centri di salute mentale di tutta Italia, giunta alla sua settima edizione e disputatasi a Montalto di Castro dal 12 al 14 settembre, è stata per gli organizzatori e gli atleti partecipanti un grande successo. Perché davanti a un pallone l’indifferenza e l’isolamento sono stati ancora una volta sconfitti, e utenti, medici, operatori e semplici volontari hanno indossato la stessa maglia e condiviso le stesse emozioni sul campo e fuori, in quella che resterà per tutti unesperienza magnifica e indimenticabile di amicizia, condivisione e sport.
Abbiamo riscontrato un entusiasmo incredibile da parte dei ragazzi e degli operatori, ha confermato Massimo Maietto, presidente della Polisportiva Montalto, cofondatore delliniziativa, membro del comitato organizzatore e presidente provinciale della Uisp di Viterbo a noi questo ha dato una carica straordinaria. Quando vedi questa gioia nel volto dei ragazzi, sei ripagato del lavoro e dei sacrifici che facciamo come operatori volontari. Anche questanno abbiamo riscontrato uno scambio costante e positivo fra i partecipanti, spesso fra persone di diversa provenienza geografica e di diverse realtà. A dimostrazione che lo sport, il calcio in particolare, può aiutare i ragazzi che soffrono di un disagio mentale a riscattare la propria condizione sociale e a spezzare lisolamento in cui talvolta si chiudono.
La competizione – Vincere non era certamente la cosa più importante per le squadre partecipanti a Matti per il Calcio 2013, ma nei campi dello stadio Incotti anche la competizione e lo spettacolo non sono mancati. Le 16 squadre partecipanti in rappresentanza di 15 regioni italiane, sono state suddivise in quattro gironi da 4 squadre.
Particolari e curiosi i nomi delle compagini, che rispecchiano in pieno lo spirito della manifestazione: Vivere insieme (Arezzo); Colpi di Testa (Torino), Kaylè Rovato (Brescia); Fuori di testa (Fabriano), Insieme Sport (Foligno), Una Ragione in più (Oristano), Va pensiero (Parma), LAirone (Pescara), Insieme per sport (Genova), Olimpia (Milano), Gi.a.re (Reggio Calabria), Real mente (Roma), Araba Felice (Rovigo), Rappresentativa Uisp (Taranto), Coordinamento disagio (Trentino), Centro Serapide (Napoli).
Questanno abbiamo deciso di ridurre il numero delle squadre rispetto agli anni scorsi, – ha spiegato Massimo Maietto – e considerato il numero elevato di richieste di partecipazione abbiamo dovuto introdurre delle selezioni basate su criteri meritocratici, perché non si riesce ad accontentare tutti. Hanno così partecipato le 13 squadre che si sono imposte nei rispettivi tornei regionali Uisp, più altre 3 che sono state invitate.
Le prime classificate di ogni girone si sono qualificate poi per le semifinali. Le eliminatorie hanno premiato i Colpi di Testa di Torino, Real mente Roma, Una Ragione in più di Oristano e ‘Coordinamento disagio Uisp’ Trento. Nelle semifinali i capitolini hanno avuto la meglio sui sardi per 5-1, mentre Trento ha superato di misura Torino per 2-1. La finale per il 3° posto ha visto il successo per 5-4 ai rigori di Oristano su Torino, dopo che i tempi regolamentari, ricchi di emozioni, si erano chiusi sull1-1 con le due reti arrivate nei minuti finali della partita. La finalissima ha invece premiato Real mente Roma, che ha rifilato tre gol a Trento, imponendosi per 3-0. Ma la vittoria più grande per tanti ragazzi, giovani e meno giovani, è stata un’altra: quella di aver superato le proprie paure, affrontando un lungo viaggio e rompendo l’isolamento e l’emarginazione cui spesso la malattia e il disagio li hanno portati.
Premiazioni e festa – Particolarmente emozionante la cerimonia di premiazione delle squadre svoltasi la sera di venerdì 13 nel Palazzetto dello Sport di Montalto di Castro. Prima della consegna delle coppe a tutte le partecipanti, tutti hanno infatti intonato linno di Mameli. Presenti il sindaco Sergio Caci, oltre al vicepresidente nazionale della Uisp, Simone Pacciani e al presidente provinciale, Massimo Maietto. Ospite donore il giornalista di Rai Sport Carlo Paris. Per tutti è seguito un momento di condivisione e di festa. Le premiazioni e la festa di questanno sono state le migliori di sempre – ha detto Massimo Maietto – E un aspetto importante perché è uno dei momenti in cui ci si ritrova tutti insieme.
Il trionfo della solidarietà – I tre giorni di Montalto di Castro sono stati per i ragazzi che soffrono di un disagio psichico unoccasione per familiarizzare e fare amicizia con altri coetanei che condividono la passione per il calcio. Il fatto di far alloggiare molte squadre al camping California è stata una scelta bella e vincente. – ha affermato Massimo Maietto, fra i principali organizzatori della manifestazione. – Laspetto che mi ha colpito di più? La solidarietà, che è sempre stata al primo posto per tutta la manifestazione. Giusto allora pensare già al futuro, con lobiettivo di crescere ancora e dare ulteriore visibilità alliniziativa. Ogni anno cerchiamo sempre di migliorare, ha assicurato Maietto. Perché il calcio, quando praticato in maniera sana e pura, riesce ad essere strumento di riscatto sociale e metafora della vita di ogni giorno.
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