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Nizegorodcew: “Al Roland Garros, Nadal facile in finale, occhio a Janowicz e Gulbis”
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12 anni agoon
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RedazioneNostra intervista esclusiva a Alessandro Nizegorodcew, inviato a Parigi per la rivista “Il Tennis Italiano”, “Radio Manà Manà Sport”, “Spazio Tennis” e “Supertennis tv”.
Viste le defezioni dei più pericolosi outsider (Murray, Del Potro e Wawrinka) e vista la condizione fisica non esaltante di Federer, per Nadal e Djokovic si poteva aprire unautostrada per la finale, invece Il sorteggio ha riservato nuovamente (come a Roma) una possibile semifinale tra Nadal e Djokovic. La forma fisica e mentale di Rafa la conosciamo, mentre molto più dubbi vi sono sul serbo che viene da due sconfitte discutibili (Dimitrov a Madrid e Berdych a Roma). Federer d’altra parte combatte da tempo col suo mal di schiena, perché pensavate veramente che avesse deciso di sua sponte di servire sotto i 180 orari contro Rafa a Roma?. Occhio al terzo turno di Roger, che affronta la sua bestia nera per eccellenza, ossia il francese Benneteau che a Parigi può esaltarsi. Il pronostico in questo momento dovrebbe prevedere una finale Nadal-Federer. Il primo ci arriverà al 90%, il secondo chissà.
Chi potrebbe essere la sorpresa del torneo? Il Roland Garros ha sempre scritto storie sorprendenti ed emozionanti, occhi puntati su due giocatori che hanno impressionato a Roma: parlo del polacco Jerzy Janowicz e del lettone Ernests Gulbis. Da tenere d’occhio evidentemente anche i francesi, che nello Slam di casa sanno esaltarsi.
Il Roland Garros è il secondo dei quattro slam della stagione in ordine cronologico, cè la possibilità davere quattro vincitori diversi come lanno scorso? Oppure il grande equilibrio verrà rotto dal ritorno di Nadal? Credo che Djokovic potrebbe vincerne due. Anche Nadal, dovesse vincere a Parigi, potrebbe confermarsi a Londra. Mentre Nole potrebbe trovare la seconda vittoria a New York. Difficile vedere Rafa trionfatore agli US Open sinceramente, lo Slam che ama meno e nel quale ha raggiunto i risultati peggiori. In questo momento Murray è un punto interrogativo. Dovesse presentarsi in forma ottimale a Wimbledon, potrebbe anche (finalmente) centrare il traguardo che la Gran Bretagna attende da decenni.
Questo slam sorride alle nostre italiane da qualche tempo visto che nel 2010 lo vinse Francesca Schiavone, nel 2011 perse in finale da Na Li e lanno successivo la stessa sorte toccò a Sara Errani (piegata dalla Sharapova). È la conferma che almeno sul femminile il nostro tennis sta risorgendo? Il nostro tennis al femminile è ormai da anni ad altissimi livelli. Oltre ai grandi risultati al Roland Garros, infatti, non vanno dimenticate le imprese di Fed Cup, i tanti tornei Wta portati a casa e gli ottimi risultati negli Slam. Il problema è però il ricambio generazionale. Pennetta, Schiavone e Vinci hanno tutte 30 anni o più. La Errani è l’unica giovane (classe 1987) e, sperando di essere sorretta da Knapp, Burnett e Giorgi, dovrà portare avanti la baracca quasi da sola.
Gianluigi Quinzi parteciperà al Roland Garros junior da favorito per la vittoria finale: questo ragazzo ha le carte in regola per sfondare? Se il movimento giovanile al femminile si può dire in crisi, al contrario quello maschile vive un momento di splendore. Gianluigi è certamente l’under su cui vengono riposte le maggiori attenzioni mediatiche, è ormai vicino ai primi 400 della classifica ATP ed è solamente un classe 96. A detta di tanti tecnici affermati nei top-100 ATP entrerà facilmente ma per fare una grande carriera dovrà migliorare tanto tecnicamente. Per fortuna non è l’unico perchè possiamo contare su altri ragazzi molto promettenti come Matteo Donati (classe ’95), Stefano Napolitano (classe ’95) e Filippo Baldi (classe ’96), tutti seguiti da coach e staff molto preparati.
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