Il Moviolone
Oggi, nel 1956, nasceva Michele Alboreto
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10 anni agoon
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RedazioneIl 23 dicembre 1956 nacque a Milano l’indimenticato Michele Alboreto, ultimo pilota italiano a vincere un Gran Premio al volante di una Ferrari.
Dopo l’esperienza maturata nelle categorie minori, nel 1979 prese parte al Campionato europeo di Formula 3, in cui si laureò Campione l’anno seguente. Durante la stessa stagione disputò su Lancia alcune gare del Campionato del Mondo Sport Prototipi.
Nel 1981 continuò a correre nell’endurance; inoltre, esordì in Formula 1 alla guida di una Tyrrell; tuttavia, la scarsa competitività e affidabilità dell’auto non gli permisero di andare oltre a un ottavo posto nel Gran Premio d’Olanda e concluse la stagione senza mai ottenere punti.
Invece, nei due anni successivi ebbe a disposizione una monoposto più performante e riuscì a conquistare i GP di Las Vegas (1982) e degli Stati Uniti-Est (1983). Questi risultati gli valsero l’interessamento di Enzo Ferrari, suo estimatore, che decise di ingaggiarlo a partire dal 1984.
Durante la prima stagione con il Cavallino vinse in Belgio e concluse il mondiale al quarto posto, mentre l’anno seguente toccò il punto più alto della propria carriera (due vittorie, quattro volte secondo e due terzo), lottando per il titolo con Alain Prost. Sfortunatamente, la scarsa affidabilità del motore nella seconda metà del campionato gli negò la gioia di diventare il secondo italiano a conquistare l’iride con la Rossa di Maranello. Invece, tra il 1986 e il 1988 non ottenne grandi risultati, nessuna vittoria e sette podi totali.
Per il 1989 decise di accordarsi con la Tyrrell, unica scuderia in grado di dargli un volante e con essa guadagnò il terzo posto in Messico (ultimo podio). Tuttavia, screzi legati a motivi di sponsor lo costrinsero, dopo sole sei gare, a cambiare nuovamente squadra.
Dalla seconda metà del 1989 al 1994 si accasò a diverse scuderie, ma, a causa della scarsa competitività delle monoposto guidate, ebbe solo un ruolo da comparsa.
Terminata la carriera in Formula 1, nel 1995 tornò alle competizioni dedicate alle vetture a ruote coperte, aggiudicandosi la prestigiosa 24 Ore di Le Mans nel 1997 (con Stefan Johansson e Tom Kristensen) e successivamente, nel 2001, la 12 Ore di Sebring (con Rinaldo “Dindo” Capello e Laurent Aiello).
Purtroppo, la vittoria nella gara endurance americana fu l’ultimo sigillo di un grande campione che avrebbe sicuramente meritato miglior sorte nel Circus.
Luca Scarioni da: http://worldsports1987.com/
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