Il Moviolone
Volley femminile: Coppa CEV – Piacenza stecca la prima
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12 anni agoon
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RedazioneRebecchi Nordmeccanica Piacenza – Dinamo Krasnodar 2-3 (25-17, 20-25, 24-26, 25-13, 10-15).
Rebecchi Nordmeccanica Piacenza: Leggeri 9, Turlea 22, Meijners 15, Secolo 1, Nicolini, Ferretti 3, Sansonna (L), Guiggi 8, Radenkovic, Bosetti 21. Non entrata Zilio. All. Caprara.
Dinamo Krasnodar: Gansonre 3, Maryukhnic 12, Shcherban 4, Havelkova 12, Kryuchkova, Surtseeva 1, Osichkina 12, Malofeeva 1, Hooker 25, Uraleva 1. Non entrate Zarubina, Merkulova. All. Selinger.
Arbitri: Dudek, Rajkovic.
Durata set 23′, 26′, 31′, 21′, 18′, tot 1h59′.
La gara di andata della finale di Coppa CEV non è stata favorevole alla squadra italiana, che ha dovuto cedere al tie-break la finale d’andata alla squadra russa di Krasnodar. La squadra di Caprara paga la stanchezza della Coppa Italia, giocando una partita a fasi alterne. Con un pò più lucidità nel terzo set, avrebbe indirizzato la partita nei binari giusti, ma la poca lucidità nella fase centrale del set, e un finale al cardiopalmo, ha creato i presupposti per una gara in salita per la squadra italiana.
Un inizio di partita molto equilibrato, nessuna delle due squadre riesce a prendere il sopravvento; Piacenza prende un break di vantaggio grazie al contrattacco di Bosetti, e Guiggi mantiene il vantaggio al primo time out tecnico (8-6). A fare la differenza è Bosetti, che trasforma in oro ogni palla che le danno, e allunga fino al 20-13. Il finale del set, nonostante la squadra russa ce la metta tutta è a favore di Piacenza, che gestisce al meglio il vantaggio.
Al rientro in campo Krasnodar vuole imporre alla partita un ritmo alto, ma Piacenza non demorde e tiene testa alla squadra russa. Hooker fa chiamare tempo a Caprara (8-12), che subito reagisce portandosi avanti (13-12) grazie a Meijners e Turlea. Il momento positivo della squadra locale non finisce, e si porta in vantaggio 17-13. Ma qualcosa si blocca, nella fase di cambio palla, e la squadra ospite ritorna in vantaggio (18-20), e chiude il set quasi con semplicità.
Il terzo set è la fotocopia del secondo, dove inizialmente è la squadra russa a prendere un piccolo vantaggio iniziale, ma nella parte centrale del set, la squadra italiana reagisce e si porta in vantaggio (17-13). Ancora l’ennesimo recupero di Krasnodar, che porta in parità il punteggio, costringendo Caprara al time out. Krosnodar con un muro allunga 22-24, ma una battuta sbagliata e un muro porta in parità il set. Un muro russo e un attacco piacentino fuori decide le sorti del set.
Al rientro in campo si vede un’altra Piacenza, con il fuoco negli occhi, non vuole farsi sfuggire il tie break, e la partita. Già al primo time out tecnico hanno un buon vantaggio 8-4. Questo vantaggio è destinato ad aumentare, grazie a una maggiore efficienza in tutti i fondamentali. La squadra russa pensa già al tie break, e alza bandiera bianca.
Piacenza inizia come aveva finito il set precedente, portandosi in vantaggio 4-1, ma la squadra russa vende cara la pelle, e subito si porta sotto (4-4) con Hooker e Havelkova. Saranno loro le mattatrici di questo set, e al cambio campo Krasnodar è in vantaggio per 8-6. Ma qualche errore da parte di Piacenza, e una Havelkova a fare la differenza, porta il tie break alla squadra russa (10-15).
Caprara: “È stata una gara molto equilibrata, peccato il terzo set dove non siamo stati lucidi nel finale, specie in battuta e ricezione. È stato penso quello il set determinante per la sconfitta. Abbiamo giocato con una squadra moto forte, e non è stato semplice trovare le energie necessarie a così poca distanza dalla vittoria in Coppa Italia.”
Allenatore del Karasnodar Selinger: “Piacenza è una squadra molto forte oggi è la più forte d’Italia dopo la vittoria della Coppa, ed è di alto livello in tutto: difesa, muro, attacco, è un team molto bilanciato. Oggi la partita ha avuto fasi alterne, entrambe le squadre hanno dovuto lavorare tantissimo in difesa e a tratti la stanchezza poteva fare la differenza“
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