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Volley Femminile: Crema, il caso è chiuso, come fare per prevenire simili casi?
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12 anni agoon
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RedazioneCome era nell’aria, Crema non ce l’ha fatta. Chi si aspettava una notizia clamorosa dell’ultimo minuto rimarrà deluso. L’ultimo sponsor brianzolo, non ha trovato l’accordo con la società lombarda, e quello che la Lega sperava in un clamoroso ribaltone non è avvenuto. La Serie A1 rimarrà a 11 squadre, sperando che anche Modena non dia forfait (la situazione è diversa rispetto a Crema).
Il lungo tira-molla, voluto dalla Legavolley femminile, ha leso la credibilità di una federazione che, dopo il caso Conegliano lo scorso anno, sembra voler prendere seri provvedimenti. “Avevo la chance di far entrare un nuovo imprenditore, non volevo chiudere la porta. In tanti ci hanno criticato, ma nessuno si è chiesto come mai ci sono panchine che saltano?” si domanda Fabris. “Abbiamo alzato l’asticella, ma non basta ancora. Vogliamo continuare a portare nella pallavolo nuovi soggetti economici, solidi: Piacenza e Conegliano – solo in ordine di apparizione. Ma ce ne sono altre, dobbiamo avere la forza di resistere e il progetto di consolidamento si rafforzerà. Le società sane ci sono. E ci sono anche quelle che hanno ridotto il budget, come Bergamo e Pesaro. Non possiam fare niente contro i kamikaze che in estate promettono cifre che poi non mantengono“. Conclude facendo una proposto “alla prossima assemblea voglio portare una proposta. Fare un campionato con 8/10 squadre in grado di garantire spettacolo e certezze economiche. Non so se i club accetteranno, i risultati si vedranno nel lungo periodo“.
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