Roma, Garcia è già un peso!

“Non sarò mai un peso per la Roma“. Garcia rimette la sua panchina nelle mani della società, conscio lui per primo di essere già diventato un peso per la società. Un peso che questa società non può più permettersi di sopportare. Per risalire bisogna liberarsi in fretta di quel peso, prima che sia troppo tardi.

Le promesse di Rudi si sono rivelate promesse da marinaio, ma la verità è che anche come marinaio il francese non vale granchè dal momento che la sua barca sta affondando in un palmo d’acqua. La chiesa che un anno fa Garcia aveva saputo rimettere al centro del villaggio oggi non c’è più e per riedificarla ci vorrà tempo.

Roma non è stata costruita in un giorno e per costruire la nuova Roma servirà qualcun altro. Qualcuno che sappia essere meno romano di Garcia, il quale, pur non essendolo di nascita, lo è diventato per affiliazione.

Nell’istante stesso in cui Garcia si è romanizzato defrancesizzandosi ha perso il controllo della situazione ed è passato ad esser lui in balia di quel caos tipicamente romano che prima riusciva invece a dominare. La storia insegna, nell’antica Roma, spesso i dominanti finivano per essere dominati e perdevano il controllo. Quello è l’inizio della fine.