Roma, non è tutta colpa di Garcia: mercato sbagliato in estate e a gennaio, Sabatini disastroso!

Andrà via, inevitabilmente. Da imperatore a esiliato nel breve spazio di un anno. Nulla di strano, a Roma funziona così. Da sempre.

La storia è maestra e insegna che a Roma ci sono stati imperatori che sono rimasti sul trono anche meno di un anno. Rispetto alla media Rudi è durato anche troppo. Ha sbagliato, è innegabile. Ma non è stato l’unico. C’è a nostro avviso chi ha sbagliato più di lui, ma in pochi sono disposti ad ammetterlo.

I guai della Roma vengono da lontano, mettono radici nell’afa di un’estate fa quando l’infallibile, a detta di qualcuno, Walter  Sabatini, prende un granchio anziché un top player, sganciando 30 milioni di euro, mica chupa-chups, per il fenomeno, in verità solo presunto, Iturbe, vantandosi di averlo soffiato alla nemica Juve, senza rendersi conto che invece alla nemica Juve ha fatto un favore da amico.

Non bastasse, l’astutissimo Walter, pescatore di uomini al pari di Simon Pietro, con la sua canna che non sbaglia un colpo tira su un vecchio scarpone, una Old Brown shoe, per dirla coi Beatles, al secolo Ashley Cole. L’ex terzino inglese, bollato in patria come bollito, viene a tumularsi nel nostro cimitero, che per un povero elefante morente un posticino ce l’ha sempre. Ma è a gennaio che la faina Walter completa il capolavoro cominciato in estate, liberandosi del suo miglior attaccante per media gol, Mattia Destro se non ricordiamo male, per far passare le paturnie a nonno Totti.

Al posto di Destro arriva il sosia di Carlo Conti, tale Doumbia, che col gol deve aver litigato di brutto senza possibilità di riappacificamento. Ma Walter non è ancora pago e allora paga il Cagliari, profumatamente, per un giocatore rotto. Peccato che la garanzia di Ibarbo fosse già scaduta da un pezzo! La merce acquistata non si restituisce!