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Inter-Slavia Praga 1-1, pagelle nerazzurre: Lukaku un palo nel deserto, Lautaro mangia-gol. E Barella…

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5 anni agoon
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Redazione
INTER-SLAVIA PRAGA 1-1
Le pagelle di Andrea De Boni
HANDANOVIC : uno dei pochi che si salva. Prima del gol subito ottima, inutile, parata. Voto 6
D’AMBROSIO : forse l’unico che si salva la dietro. Voto 6
DE VRIJ : secondo tempo in apnea completa. Quanti buchi… e quando deve costruire sembra troppo timido. Voto 5
SKRINIAR : a fasi alterne, ma un passo indietro rispetto alle ultime uscite. Voto 5
CANDREVA : serata anche per lui in salita. Pochi spunti, tanta corsa ma non incide. Voto 5.5
Dal 49′ LAZARO : timido, troppo timido. Il suo esordio sembra uguale a quello che fece Dalbert… e non è un bel ricordo. Voto 5
GAGLIARDINI : lento, macchinoso, poca qualità e troppi palloni persi. Voto 4.5
BROZOVIC : gioca sempre allo stesso ritmo, non cambia mai passo. Troppi errori, soprattutto in fase di costruzione. Voto 5
Dal 71′ BARELLA : entra con voglia e grinta, corre per 2 e trova il gol del pari. Doveva entrare prima. Voto 6.5
SENSI : l’unico che prova a portare avanti la baracca. In una serata nera, come la maglietta che indossa, lui prova a fare il suo senza però trovare l’appoggio dei compagni . Voto 6
ASAMOAH : rischia il rosso per un fallo inutile, non gioca male ma va in confusione dopo lo svantaggio. Voto 5.5
LUKAKU : sempre anticipato, qualche sponda ma niente più. Mai pericoloso. Voto 5
MARTINEZ : un disastro. Sbaglia 3 occasioni d’oro, si fa ammonire per proteste inutili, non ne azzecca una. Voto 4
DAL 71′ POLITANO : entra e la situazione in attacco migliora. Voto 6
ALL. CONTE : squadra con poche idee e ben confuse. Un passo enorme indietro rispetto alle ultime uscite. A posteriori, Politano e Barella sarebbero dovuti entrare prima. Un pareggio che può costare tantissimo in chiave qualificazione. Voto 5
Le contropagelle di Carlo Tagliagambe
INTER (3-5-2)
Handanovic: ma quante pezze ci mette ogni partita? Compresa la parata che precede il gol dello Slavia, infilato in tap in. Voto 6
D’Ambrosio: dove lo metti sta, un po’ come la margherita quando devi ordinare una pizza. Ha il merito di scoccare il primo tiro in porta della partita dei nerazzurri. Minuto 84′. Voto 6
De Vrij: si prende subito un paio di urlacci (ma di quelli brutti) da Handanovic per non aver scaricato a dovere il pallone. Una ramanzina che non sortisce pienamente l’effetto sperato, visto che la sua gara è piuttosto imprecisa e confusa. Voto 5
Skriniar: lo slovacco vede ceco e si scioglie, forse commuovendosi per la fu Cecoslovacchia, e non riesce ad essere il solito ‘cattivo’ d’area di rigore, concedendo troppo spazio anche in occasione del gol. Voto 5
Candreva: come facesse il suono di 65mila mani che lo applaudono probabilmente, non se lo ricordava più nemmeno lui. Esce ad inizio ripresa per un colpo subito dopo un primo tempo efficace no, ma generoso di sicuro sì. Voto 6
dal 49′ Lazaro: una sterzata e poco altro. Anzi, pochino. Voto 5,5
Sensi: il meno peggio sulla mediana, ha il merito di centrare il legno su punizione propiziando, in qualche modo, il gol di Barella. Voto 6-
Brozovic: ne avesse azzeccata una. Ma una. Voto 5
dal 72′ Barella: entra con la voglia di spaccare il mondo e manda un paio di palloni al terzo anello. Quello che conta, però, lo infila in fondo al sacco, bagnando così il suo esordio in Champions. Voto 6
Gagliardini: non riesce a tamponare stretto com’è nella morsa dei corazzieri versione praghese. E tanti errori anche nei passaggi. Voto 5
Asamoah: anche lui finisce sorpreso dall’aggressività dei cechi e ci capisce poco. Voto 5
Lautaro Martinez: ma, esattamente, cosa Diavolo si è mangiato ad inizio secondo tempo? Con la speranza dei tifosi interisti che il Diavolo, quello vero, se lo divori sabato, ma intanto… Voto 4,5
dal 72′ Politano: già meglio di Lautaro, crea movimento davanti. Voto 6
Lukaku: un perticone nel deserto come lo si vedeva in zona Manchester, ultimi tempi. Sempre in fuorigioco, compresa l’occasione di testa che, in pieno recupero, illude i tifosi che possa essere il gol vittoria. Voto 5
All. Conte: se gli si parla di tabù Europa si arrabbia, ma i fatti dicono che le sue squadre si trasformano (in negativo) quando sentono la famosa musichetta. Ed è francamente un peccato: l’avversario era modesto, i punti persi potrebbero pesare nell’economia della qualificazione. Alcune scelte di formazione poi, risultano un po’ indigeribili, vedi Gagliardini per Barella e neanche un minuto per Sanchez. Voto 5