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Inzaghi a muso duro

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Inzaghi a muso duro

Inzaghi a muso duro

Inzaghi a muso duro: l’allenatore dell’Inter non accetta che si parli solo degli infortuni del Bayern Monaco.

Simone Inzaghi a muso duro. Come poche altre volte si è visto in quattro anni di Inter. Il momento è decisivo e il tecnico ha voglia di precisare, di sottolineare, di ricordare. A partire da Parma:

“Avrei potuto suggerire a miei collaboratori e al vice Farris di dire che quattro delle cinque sostituzioni erano dovute a problemi fisici.

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Non l’ho fatto apposta, perché avrei voluto vedere i commenti. E puntualmente eccoli qui, al solito, si è parlato troppo e tanto. Ho potuto scegliere di fare una sola sostituzione, nel finale, quella di Arnautovic.

Poi lo sappiamo tutti noi che a Parma avremmo dovuto vincere e far meglio. Ma si è detto di tutto: e invece nelle ultime nove di campionato ne abbiamo vinte sei e pareggiate tre”.
E ancora, capitolo due:

“Da quando sono arrivato io sono stati vinti sei titoli. Potevano essere otto, con la Champions persa in finale e lo scudetto sfuggito per un solo punto. La verità è che ci stiamo superando.

Questi ragazzi dovrebbero essere ancora più applauditi di quello che sono: sono due mesi che abbiamo difficoltà, siamo qui senza cinque giocatori e invece si parla solo delle assenze del Bayern. Ma ho ragazzi intelligenti, sanno tutto…”.

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Inzaghi a muso duro
Db Milano 12/12/2023 – Champions League / Inter-Real Sociedad / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Simone Inzaghi

Gap ridotto

Capitolo tre, ancora più pungente: “Rispetto a due anni fa il gap col Bayern sul campo si è ridotto, siamo cresciuti. Ma è difficilissimo restare competitivi a fronte di club così grandi.

Noi lo siamo rimasti, nella fase a gironi abbiamo fatto meglio noi. E vale come un trofeo, è un altro trofeo. Da quattro anni a questa parte c’è stato un ridimensionamento del budget, lo sanno tutti.

Ma l’Inter è rimasta sempre ai vertici, grazie al lavoro dei calciatori e dei dirigenti. È un motivo di grandissimo orgoglio”.

Infine, sulla partita: “Sappiamo quale è stato nostro percorso, la fatica e le energie messe per essere qua e a questo punto della stagione.

Dimarco giocherà? Più no che sì. Il Bayern è una squadra fortissima, dovremo essere squadra come sempre. Fanno un ottimo calcio, Kompany sta facendo un ottimo lavoro, il fatto che possano scegliere per sostituire Musiala se far giocare Gnabry e Muller dà l’idea di chi andiamo a incontrare: insieme con il Real Madrid sono i favoriti di questa Champions. Avremo momenti di sofferenza.

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Ma soffriranno anche loro”. Lo spera pure Sommer seduto vicino a Inzaghi: “Servirà presenza e coraggio con il pallone di fronte alla loro aggressività e al loro pressing. Per me essere qui da avversario è molto bello”. La speranza degli interisti che lo sia anche domani sera.

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