Interviste
Esclusiva: Alexander Manninger

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5 ore agoon
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Redazione
Esclusiva: Alexander Manninger
Esclusiva, Alexander Manninger a Calcissimo.com : “Ai miei tempi alla Juventus i campioni facevano la differenza”.
L’ex portiere della Juventus parla del suo passato in bianconero e analizza la Serie A di oggi
Davide Sacchetti ha intervistato in esclusiva per Calcissimo.com, Alexander Manninger, ex portiere che in Italia ricordiamo principalmente per i quattro anni alla Juventus (2008-2012) come vice di Buffon preceduti dal biennio al Siena. Il portiere ha parlato della sua esperienza in bianconero e delle differenze con il calcio attuale. L’austriaco ha anche analizzato lo stato della Serie A, il lavoro di Klopp al Liverpool e il suo rapporto con Arsène Wenger ai tempi dell’Arsenal.
La Serie A vista da Manninger
Come sta vedendo quest’anno la Serie A?
“La seguo un po’, ma non più di tanto, perché sono tornato in Austria e mi occupo di altre cose. Però rimango un tifoso del campionato italiano.”
Differenze tra i grandi campionati europei
Lei ha giocato in Liga, Serie A e Premier League. Oggi ci sono ancora differenze importanti tra questi campionati?
“Sì, ci sono, dai numeri allo stadio, agli sponsor. L’Inghilterra è avanti a tutti, poi viene la Spagna, poi Italia e Germania. Spero che la Serie A torni al livello della Premier League, perché ha sempre trasmesso grande calcio. Per riuscirci, servono stadi pieni e squadre competitive fino alla fine in Europa.”
Le difficoltà della Juventus
Cosa pensa del momento difficile della Juventus? Mancano giocatori come quelli del suo spogliatoio?
“Non è una sorpresa. Hanno scelto un allenatore giovane con poca esperienza e costruito una squadra giovane, con meno campioni rispetto agli anni passati. Il risultato è questo.
Non puoi vincere sempre e subito. Io sono stato molto fortunato ad avere accanto giocatori come Buffon, Del Piero e Pirlo. Vincere era più facile perché la società aveva uomini come Nedved e Agnelli, che con gli allenatori giusti hanno costruito una squadra vincente.”
L’esperienza con Klopp al Liverpool
Ha avuto Klopp come allenatore al Liverpool. Si aspettava una crescita così?
“Sì, ho capito subito che voleva costruire qualcosa di importante. Ma nessuno poteva sapere che avrebbe vinto Premier League e Champions League in pochi anni.
Klopp ha creato una squadra vincente, e il Liverpool continuerà sulla sua strada anche senza di lui. Ha lasciato un club sano, con un centro sportivo spettacolare e una società strutturata per restare al top.”
Il rapporto con Arsène Wenger
Qual era il suo rapporto con Wenger?
“Spettacolare. Mi ha preso all’Arsenal quando ero giovanissimo e lui era un allenatore appena arrivato. Ha costruito una squadra internazionale con francesi, olandesi e altri stranieri, cosa non semplice alla fine degli anni ’90.
Ha avuto una visione straordinaria, perché abbiamo vinto subito il campionato. Per me è stato forse il miglior allenatore che ho avuto, perché ha cambiato il calcio inglese in quel periodo.”
Il segreto della Juventus vincente: l’impegno dei campioni
Nei momenti di difficoltà, come ne uscivate alla Juventus? Cosa facevano i grandi campioni?
“Lì si vedeva la differenza. Durante la settimana Buffon, Nedved, Del Piero e Camoranesi facevano qualcosa di speciale. Il sabato e la domenica erano pronti al 110%.
Oggi c’è troppo rumore attorno al calcio, tra social e distrazioni. Ma in campo queste cose non servono. Ai miei tempi, quando eravamo in difficoltà, ognuno metteva dieci minuti in più, il 5% in più.
Questa è la vera differenza tra i campioni e chi si accontenta. Non puoi dire ‘vinciamo la prossima settimana’. Se non vinci, devi fare di più, perché altrimenti aspetti qualcosa che potrebbe non arrivare mai. Il campione fa la differenza proprio in quei momenti.”
Esclusiva: Alexander Manninger
Alexander Manninger ha vissuto il calcio ai massimi livelli e conosce le dinamiche di una squadra vincente. La sua Juventus aveva leader capaci di trascinare il gruppo, mentre oggi la squadra bianconera sembra ancora in cerca di un’identità. Il suo sguardo sul calcio europeo conferma la superiorità della Premier League, ma con la speranza che la Serie A possa tornare ai suoi antichi fasti.