Interviste
Esclusiva: Marco Parolo

Published
5 ore agoon
By
Redazione
Esclusiva: Marco Parolo
Esclusiva: Marco Parolo parla dell’attuale Serie A tra Lazio, Roma, Juve e Milan, ma anche del suo centrocampista preferito.
Davide Sacchetti ha intervistato in esclusiva (clicca qui per altre interviste) per Calcissimo.com Marco Parolo, ex centrocampista che ha militato a lungo nel campionato italiano, vestendo le maglie di Parma e Lazio. L’ex giocatore ha parlato del momento della Lazio, delle prospettive della Roma per la prossima stagione e delle responsabilità delle dirigenze di Juventus e Milan. Ecco le sue dichiarazioni.
Come sta vedendo la Lazio?
“La Lazio è una squadra che sta facendo molto bene. Ha avuto un grande percorso in Europa League e, pur avendo pagato qualcosa in campionato, è ancora lì a lottare per un posto tra le prime quattro. Credo che il focus della piazza sia proprio l’Europa League, anche perché la sfida con il Bodø/Glimt è alla portata, pur dovendo essere affrontata con il massimo rispetto. Per quanto riguarda il campionato, la Lazio dovrà rimanere agganciata alle posizioni di vertice per poi tentare un’accelerata finale.”
Quale potrebbe essere l’allenatore ideale per la Roma nella prossima stagione?
“La Roma è una piazza esigente. Con Ranieri, però, ha dimostrato che trovare un ottimo gestore, capace di muoversi bene nell’ambiente romano, può fare la differenza. La squadra ha una base solida e l’allenatore giusto sarà colui che saprà entrare in sintonia con il gruppo. Non so se convenga scegliere un tecnico che rivoluzioni tutto o piuttosto qualcuno in linea con il percorso già avviato.”
Le dirigenze di Juve e Milan
Le colpe della Juventus sono anche della dirigenza?
“Alla Juventus le responsabilità vanno condivise. La dirigenza ha scelto allenatore e giocatori, ha impostato il progetto e deve intervenire nei momenti critici. Quando una stagione va male, credo che le colpe siano così suddivise: 40% la dirigenza, 30% l’allenatore e 30% i giocatori. La società è la prima responsabile: se così non fosse, non si chiamerebbe Juventus.”
Anche al Milan ci sono responsabilità della dirigenza?
“Per il Milan il discorso è molto ampio. Però i giocatori mi danno la sensazione di essere consapevoli di quello che stanno facendo. Quando i rossoneri si trovano con le spalle al muro, riescono a rialzarsi grazie ai singoli che stanno crescendo di livello. In campionato il distacco dalla vetta è importante e sarà difficile colmarlo. Ora arriveranno partite difficili e vedremo come reagirà la squadra.”
Qual è il centrocampista che si sta esaltando di più in campionato?
“Reijnders. Già l’anno scorso aveva avuto tante occasioni, ma non era riuscito a segnare. Quest’anno ha trovato fiducia sotto porta e nelle giocate, conosce meglio l’ambiente ed è diventato un giocatore totale. Mi è sempre piaciuto e rappresenta un valore aggiunto per il Milan.”