Interviste
Moggi in live con la Fondazione JB

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4 giorni agoon

Luciano Moggi è intervenuto in diretta durante una live organizzata con la Fondazione Jdentità Bianconera, trasmessa su YouTube e rilanciata in contemporanea da diversi e numerosi canali.
Con grande piacere ho condotto l’incontro e gli ho rivolto personalmente alcune domande.
In questo articolo presento un estratto delle sue parole e, per seguire l’intervento completo, vi invito a cliccare sul link della diretta.

Luciano Moggi e la sentenza della Cassazione
“Il tempo è galantuomo. Dalla Cassazione, praticamente, ha cassato tutto quello che è stato detto, perché se è vero, come dicevano, che i campionati erano truccati… la sentenza del processo sportivo ha detto: ‘Campionato regolare, nessuna partita alterata’.
Ha confermato, la Cassazione civile, che un reato ipotizzato — diciamo, come hanno ipotizzato loro, ‘un reato di pericolo’ — eh, va dimostrato! Nessuno lo ha dimostrato, neppure loro, perché hanno detto: ‘Non potuto provare in udienza’. Il che vuol significare che è un qualcosa che non esiste.
Dopodiché hanno aggiunto: ‘Bastano le conversazioni clandestine con le sim svizzere’. Ecco che anche lì sono stati sbugiardati, anche perché le hanno definite segretissime, ma segretissime non erano ed erano intercettabilissime. Tant’è che, alla fine, è stato interrogato il Maresciallo Di Laroni che, su incarico di Auricchio, è stato disposto per intercettare appunto le sim svizzere. Le ha intercettate, e sapete cos’ha detto in processo e sotto giuramento? Ha detto che non portavano traffico!
Questo, quindi, sta a dimostrare che, praticamente, non c’erano gli argomenti che dicevano loro, a parte il fatto che le sim svizzere se le sono comprati da soli, se qualcuno ce l’aveva. Io, personalmente, avevo delle sim per evitare le richieste di biglietti durante le partite importanti, perché la Juventus è sempre falcidiata da richieste di biglietti omaggio, e soprattutto per nascondere trattative”.
Le Sim svizzere
Luciano Moggi prosegue nel raccontare la vicenda delle sim svizzere e spiega cosa è accaduto:
“Sapete perché uno dei motivi per cui sono state messe in campo queste sim? Ve lo dico!
Quando io ho trattato un giocatore che, praticamente, ho preso dalla Lazio — e l’ho preso nei tempi di febbraio per giugno — ho parlato con lui, che era tutto entusiasta che poteva venire alla Juventus. Poi, ad un certo punto, è sparito! È sparito, e poi me lo sono ritrovato all’Inter a giugno, con un contratto fatto appunto dall’Inter successivo al mio. Il che vuol dire che qualcuno mi aveva interrogato, oppure intercettato, e sentiva di quello che parlavo e di che cosa parlavo.
Ho avuto una sensazione che il mercato fosse seguito da qualcuno. Non dico con precisione da chi, anche perché ho detto soltanto che ho avuto una sensazione ed ho cambiato modo di fare.
Per i biglietti omaggio e per il mercato ho usato delle sim, che praticamente non ne erano a conoscenza, cambiando di volta in volta anche il numero. Io quelle sim le usavo solo per il mercato e per le partite della Juventus, per evitare richieste ingenti di biglietti omaggio.
Tanto è che ha confermato tutto questo il Maresciallo Di Laroni, perché le ha intercettate, ha sentito evidentemente che erano delle cose che non interessavano a loro per i loro obiettivi, e ha preferito dire che non portavano traffico.
Questa è la sostanza. Tutto il resto sono tutte stupidaggini che vengono dette e fatte per incolpare chi? La Juventus!
La Juventus non reagisce, quindi che vi devo dire…!”
Ringraziamo Moggi per la sua disponibilità e per i suoi interventi, chiari e incisivi, che hanno contribuito a fare luce su aspetti che molti forse non hanno ancora colto appieno.
L’intervento di Moggi integrale
Cliccate su questo link per seguire l’intervento completo di Moggi:
https://www.youtube.com/watch?v=1Vt3ffTD9CA&t=7140s