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Juventus-Tudor: i motivi del ritorno del croato

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JuventusTudor: il grande ex è ufficialmente il nuovo allenatore bianconero. I motivi della scelta dell’allenatore croato.

Inizia ufficialmente l’Igor Tudor 3.0. Dopo un passato da calciatore e quella da vice di Andrea Pirlo, il croato è il nuovo allenatore della Juventus. Dopo l’accelerata di sabato, l’ex difensore prende il posto di Thiago Motta sulla panchina bianconera.

Tudor prende in mano una formazione in piena difficoltà. Alle eliminazioni da Champions League e Coppa Italia si sono aggiunte, inoltre, le pesantissime sconfitte contro Atalanta e Fiorentina. Insomma: una doppia sconfitta con 7 reti subite e nessuna segnata nell’arco di una settimana. Ora anche la qualificazione alla Champions è a serio rischio.

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Due erano i candidati presi in considerazione dalla Vecchia Signora negli scorsi giorni: Tudor e Roberto Mancini. Alla fine, ad avere la meglio è stato il croato, come detto: mentre l’ex CT azzurro rimane senza squadra.

Andiamo a vedere i motivi della scelta del Club bianconero.

JUVENTUS-TUDOR: IL CONTRATTO

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Nella scelta della Juventus ha pesato, molto, la malleabilità di Tudor in sede contrattuale. L’ex tecnico di Hellas Verona, Marsiglia e Lazio ha accettato di firmare con la Vecchia Signora un accordo da traghettatore: fino al prossimo 30 giugno.

Nello stesso accordo, infatti, non è previsto alcun rinnovo automatico in caso di qualificazione alla Champions League 2025/2026. La Juventus, insomma, si è riservata solamente un’opzione di prolungamento, nel caso il lavoro del croato venga considerato soddisfacente.

La dirigenza bianconera potrà, dunque, decidere il da farsi in vista della prossima stagione: insomma, se proseguire con Tudor o se affidarsi a un profilo diverso.

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BISOGNO DI UNA SCOSSA

Tudor è stato scelto da Madama per imprimere la scossa della quale la squadra bianconera ha fermamente bisogno. Insomma, quella di cui ogni formazione necessita dopo le sconfitta di troppo. La quaterna dell’Atalanta all’Allianz ed il tris subito a Firenze hanno lasciato segni pesantissimi nella classifica e nel morale.

Il croato ha certamente un carattere forte e deciso. In carriera, infatti, lo ha sempre dimostrato: con le parole, con i fatti e con la scelta di andarsene dal Verona e dalla Lazio.

Cristiano Giuntoli e lo stato maggiore della Juventus, sotto questo aspetto, si sarebbero attesi un segnale più forte da parte di Thiago Motta. Un segnale mai arrivato con l’italo-brasiliano e che con Tudor, con ogni probabilità, la storia da questo punto di vista cambierà.

IL MODULO TATTICO DI TUDOR

La Juventus avrebbe preteso, appunto, da Thiago Motta anche una svolta a livello tattico. Che però, come detto pocanzi, non è mai arrivata. L’ex tecnico del Bologna è partito con la difesa a quattro e ha proseguito con la difesa a quattro, cambiando continuamente gli interpreti ma mai l’assetto, al netto di qualche variazione sul tema dalla metà campo in su.

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Con Tudor, però, la sinfonia pare destinata a cambiare. Infatti la nuova Juventus potrebbe ripartire dal 3-4-2-1 tanto caro al croato: un modulo con la quale ha fatto benissimo sia al Verona che alla Lazio.

Vedremo come il croato disporrà la formazione bianconera: se adatterà i giocatori al proprio modulo oppure il contrario, come fatto da Antonio Conte a Napoli. Di certo ne sapremo di più nei prossimi giorni.

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