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Kalulu suona la carica

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Kalulu suona la carica

Kalulu suona la carica

Kalulu suona la carica: “Grazie a Tudor, sappiamo che possiamo battere chiunque, con la Roma meritavamo di più”.

Il difensore della Juventus Pierre Kalulu ha parlato ai microfoni di SportMediaset dopo il pareggio di ieri sera contro la Roma, col risultato finale di 1-1:

La svolta arrivata con di Tudor? Che partita ha visto?
“Siamo entrati in partita per aggredire l’avversario, per essere pesanti a livello fisico. Poi con la palla volevamo fare ciò che abbiamo preparato in settimana. Abbiamo fatto bene nel primo tempo, poi il gol subito cii ha fatto un po’ di danno. Volevamo la vittoria, peccato non esserci riusciti ma la strada è quella giusta da seguire”.

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A livello di mentalità c’è stata una crescita?
“Noi possiamo fare grandi partite perché siamo giocatori di alto livello. Siamo pronti a seguire ciò che ci dice l’allenatore. Nel calcio poi vince chi porta a casa i duelli”.

Il pareggio è giusto, anche per il momento delle due squadre?
“Secondo me nel primo tempo meritavamo di più per quello che abbiamo proposto. Poi loro hanno interpretato meglio il secondo tempo, ma in generale noi secondo me abbiamo creato di più. Per me vincere sarebbe stato meglio, ma dal punto di vista dlelo spettacolo è stato un bel risultato”.

Guarderà Bologna-Napoli?
“Vediamo, noi ci siamo già concentrati sulla prossima. Abbiamo tre partite importanti ora, contro squadre alla nostra portata. Io sono concentrato solo su noi stessi”.

Cosa ha portato di diverso Tudor?
“Abbiamo avuto poco tempo, ma mi sembra che sia uno che ci chiede sempre le cose semplici da fare. Lavoriamo a livello fisico e tattico, ma anche psicologico, sappiamo di poter vincere contro tutti”.

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“Siamo pronti a vincere contro tutti”

Dunque, Kalulu trasmette fiducia e ambizione, elementi che da tempo mancavano nel linguaggio dei giocatori bianconeri. Le sue parole lasciano intendere che la mano di Tudor si stia già facendo sentire, soprattutto sul piano mentale e della compattezza di gruppo. C’è consapevolezza nei propri mezzi e voglia di alzare l’asticella, ma anche lucidità nell’analisi: la Juve ha creato di più nel primo tempo, ha sofferto nella ripresa, ma il pareggio è stato un risultato accettabile.

Tudor, con pochi concetti ma chiari, sembra aver ridato identità e aggressività a una squadra che si era un po’ smarrita. Ora serve continuità, perché la fiducia senza risultati rischia di evaporare in fretta.

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