Thiago Motta: il nervosismo nel post Atalanta

Thiago Motta si è decisamente scaldato nel corso della conferenza post Atalanta: il tecnico bianconero risponde a Massimiliano Nerozzi.

Clima teso in casa Juventus dopo la pesante sconfitta per 4-0 contro l’Atalanta: una situazione inevitabile dopo la debacle dell’Allianz Stadium.

Nella conferenza stampa post match, Thiago Motta ha risposto seccamente ad una domanda di Massimiliano Nerozzi del ‘Corriere della Sera‘: “Hai fatto una domanda, ora mi ascolti“.

Il giornalista, infatti, alcune settimane fa aveva pubblicato sul quotidiano un articolo in cui sosteneva che alcuni calciatori bianconeri fossero contro il tecnico. E questa situazione, evidentemente, non è ancora stata digerita dall’ex tecnico del Bologna.

Entriamo nel vivo della situazione.

THIAGO MOTTA: “ORA MI ASCOLTI!”

Di seguito, il ‘botta e risposta’ tra Thiago Motta e Massimiliano Nerozzi.

“Se sono arrabbiato? Se vuoi sentire che io tiro delle bottiglie o faccio delle sceneggiate…”.

A tal proposito, il giornalista del ‘Corriere della Sera‘ Nerozzi interviene correggendolo e sottolineando che: “No voglio solo sapere se sei arrabbiato”.

A questo punto Thiago Motta, innervosito, alza la mano verso l’autore della domanda: “No aspetta: tu hai fatto la domanda, ora mi ascolti”.

THIAGO MOTTA: “SONO UNA PERSONA SERIA”

Thiago Motta non le manda di certo a dire e continua:

“Se ti aspetti che io tiri delle bottiglie o che faccia delle sceneggiate, io non sono così. Sono una persona seria, so il mio ruolo. Sono una persona onesta e riconosco la superiorità dell’avversario di oggi, con l’obbligo di ricominciare bene la settimana per affrontare una squadra forte come la Fiorentina. Da me non vedrete mai qualcosa che non sento veramente. Non verrò mai qua a fare sceneggiate perché gli altri devono vedere qualcosa. Sono triste, è difficile digerire una sconfitta così”.

LA STOCCATA AL GIORNALISTA NEROZZI

In chiusura, sempre in risposta a Nerozzi, il tecnico bianconero ha lanciato una stoccata: 

“Bisogna avere la forza di ripartire e di unire ancora di più lo spogliatoio. Non come te hai scritto in modo sbagliato parlando ‘dell’amico dell’amico’ e andare avanti per la nostra strada.”

L’episodio a cui si riferisce l’allenatore bianconero, risale ad un paio di settimane fa. Allora il giornalista del ‘Corriere della Sera’ scrisse un articolo secondo cui alcuni giocatori non sopportassero il tecnico, riportando le dichiarazioni di un giocatore anonimo:

“Non lo sopporto e non sono l’unico“.