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Altro che mela marcia, le parole di Silvio sono pura strategia…
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12 anni agoon
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RedazioneLe parole rilasciate ieri da Berlusconi hanno avuto una grossa risonanza mediatica: “Balotelli da noi non ce lo voglio, è una mela marcia“, ha tuonato il Presidente del Milan, a fronte del continuo accostamento del club rossonero all’attaccante del Manchester City. Dichiarazioni di fortissimo impatto, che hanno indotto i più a pensare che tutto l’interesse dimostrato dalla società di Via Turati per l’ex attaccante dell’Inter, fosse sfumato all’improvviso. In realtà, stando anche a quanto riportato nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, le cose non starebbero propriamente così.
Quella di Berlusconi, difatti, altro non sarebbe che pura strategia, messa in atto con l’intento di ottenere uno sconto sull’esorbitante prezzo iniziale richiesto dal club inglese per il cartellino di Supermario: 37 milioni di euro, che il Milan non può permettersi assolutamente di spendere. In parole povere, non è affatto vero che il numero uno rossonero non voglia Balotelli, ne’ sono tramontate le ipotesi di vedere quest’ultimo, in un futuro più o meno prossimo, alla corte di Massimiliano Allegri.
Condizione imprescindibile per dare il via ad un’eventuale trattativa, oltre che una pretesa ridimensionata dello sceicco Mansour, sarà però, necessariamente, la cessione di Robinho. Galliani era stato chiaro qualche giorno addietro: “Se partono due attaccanti compreremo un sostituto, altrimenti rimarremo come siamo e daremo spazio a Niang“, aveva affermato l’ad del Milan. E, ad oggi, l’unico elemento del reparto avanzato ad aver lasciato Milanello è stato Pato.
La trattativa tra Santos e Milan, avente come oggetto proprio Robinho, vive al momento una fase di stallo. Attenzione, non siamo però alla rottura totale, come qualcuno potrebbe intendere. Il club brasiliano non ha ancora rinunciato al sogno di riabbracciare il proprio figliol prodigo, forte anche della volontà dello stesso di tornare a casa propria. E però, le richieste del Milan sono nell’ordine dei 10 milioni di euro, e non c’è alcuna volontà di scendere di prezzo.
Ecco perchè non sarà semplice, ne’ cedere l’ex attaccante del Real Madrid, ne’ puntare su Balotelli. A proposito del quale, è suonata molto strana anche la reazione pacata che ha avuto il suo procuratore, Mino Raiola, nel commentare le pesanti accuse lanciate da Berlusconi al ragazzo: “Lui dice che Mario è una mela marcia? La pensi come vuole, per me è una mela d’oro“. Parole troppo soft, considerato che a pronunciarle è stato uno che di peli sulla lingua non ne ha mai avuti, e che rappresenterebbero l’ennesimo indizio di come tra Balotelli ed il Milan, in fondo, il feeling sia ancora intatto.
Inoltre – val la pena sottolinearlo – esiste un precedente importantissimo che fa pensare come quello di Berlusconi sia un bluff: ci riferiamo alla vicenda Ibrahimovic, con i vertici del club rossonero che, nell’estate del 2010, si affannarono a più riprese a smentire l’arrivo del bizzoso Zlatan. E tutti ricordiamo come poi andò a finire…
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