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Mancini prenota l’Italia: “Ecco da chi ripartirei”
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10 anni agoon
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RedazioneRoberto Mancini, tra i favoriti per la successione di Cesare Prandelli, non vede l’ora di sedersi sulla panchina azzurra: “Fa piacere essere tra i candidati, da buon nazionalista, nel senso che sono fiero delle mie origini quando mi trovo all’estero – spiega al Corriere dello Sport -. Anche al Manchester City fui felice di ave messo il marchio italiano sulla Premier League. Raccogliere successi all’estero piace a tutti, abbiamo molti allenatori che hanno raccolto successi sia in Serie A che altrove. Ribadisco che mi piacerebbe allenare una nazionale. Penso faccia parte degli obiettivi di un allenatore. Non ci sono più confini e molti tecnici stranieri guidano rappresentative non del loro paese. Io vorrei allenare una nazionale, non necessariamente quella italiana. Una delle barriere che non abbiamo ancora abbattuto è uno stranieri come ct, ma il perché è chiaro: gli allenatori italiani sono i migliori del mondo, i più preparati, non è necessario pescare all’estero come per i club”.
Sull’ingaggio inferiore a quello dei top club europei: “L’Italia è l’Italia. Chi parla di problemi economici non conosce la realtà, se ancora nessuno mi ha chiamato è impossibile sapere quanto guadagno o quanto vorrei prendere”.
Ripartire dai giovani e dai senatori: “A livello federale bisogna ricominciare da persone capaci, serie e, soprattutto, competenti visto che si sono dimessi tutti. C’è bisogno di gente che conosce il calcio e sa pure cosa fare per ripartire, quello sarebbe un ottimo inizio. L’Italia produce giocatori di successo, tra cui anche giovani. Ne cito due: Verratti, titolare nel Psg a 19 anni e grande protagonista ai Mondiali, e Immobile, che andrà a Dortmund. Giocare in Germania lo farà crescere. Qualora diventassi ct chiamerei ovviamente anche i senatori, come Pirlo e Buffon. Questi sono fuoriclasse assoluti, come potrebbe un ct lasciarli a casa?”.
E Balotelli? “E’ un bravo ragazzo e gli voglio bene, ma deve capire che il tempo passa per tutti e a 24 anni non può perderne ancora. Non può essere lui il problema principale. Ha sbagliato qualche partita ma deve capire che serve sempre allenarsi bene e fare vita sana, da lui si può ripartire”.
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