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Mexes prende a pugni il Milan: “Mi hanno mancato di rispetto, ora mi aspetto di tutto”
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10 anni agoon
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RedazionePhilippe Mexes si sfoga in una intensa intervista al Corriere dello Sport. Il difensore francese, tornato titolare al Milan dopo mesi da fuori rosa, racconta le sue settimane infernali a Milanello: “Certo che si può dire fuori rosa. Mi allenavo, ma sapevo di non giocare. Nel calcio ci sono momenti e momenti e devi solo aspettare il tuo. Con la Sampdoria mi sono fatto trovare pronto. E’ vero che ho discusso con Pippo prima del Trofeo Tim, ma in quel momento non mi andava di dirgli che più ero bravo di quello o di quell’altro”.
“Non sapevo come reagire. Le sue scelte vanno rispettate. Sottolineava che ero sempre lì ad allenarmi e questi riconoscimenti mi davano forza. Ma poi era dura vedere gli altri salire sul pullman o guardarli giocare in tv. Sono rimasto per una questione soprattutto mentale: a 32 anni ho più voglia di certi giovani”.
“Non c’è stata una squadra che mi ha detto chiaramente ‘ti vogliamo’ ed il Milan non mi ha mai detto di andar via. Non volevo andar via, non per una questione di soldi. Ho sempre rispettato i miei contratti dando il massimo fino alla scadenza. E’ vero che la dirigenza ha preso altri giocatori per spingermi ad andar via. Lo capisco, c’entra il mio contratto pesante. Non capisco invece che non ci sia rispetto per la persona e per quello che ho sempre fatto. Posso accettare di restare a casa perché ho sbagliato qualcosa o sono scarso, ma non per qualcosa che non dipende da me. Sono loro a sapere se sono in imbarazzo perché ho disputato due belle partite”.
Dopo tutto questo, il futuro sarà comunque al Diavolo? “Farò di tutto per non tornare a non essere considerato, anche se mi aspetto comunque di tutto. Di certo giocherò ancora, ma in realtà mi auguro di restare al Milan il più al lungo possibile. Anche di finire la mia carriera in rossonero”.
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