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Milan, è l’ora della rivoluzione totale: ecco chi viene e chi va. E Galliani…
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11 anni agoon
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RedazioneQuesta volta la misura è colma. L’ennesima figuraccia europea incassata dai rossoneri segna ufficialmente un punto di svolta per la gestione societaria. La dottoressa Barbara Berlusconi vuole vederci chiaro e cerca i ‘responsabili’ di una stagione a dir poco fallimentare, sotto tutti i punti di vista: via dunque al processo a tinte rossonere che farà chiarezza su chi, tra giocatori, dirigenti e allenatore, sarà riconfermato per l’annata del Diavolo.
CHI RESTA – Partiamo dalle certezze. L’allenatore Clarence Seedorf dovrebbe essere tra i punti fermi di un progetto ancora tutto da scrivere. Salvo ribaltoni dell’ultim’ora, sarà dunque l’olandese il tecnico per l’anno zero del Milan. E con lui resteranno anche i vari Poli, De Jong, Montolivo, Pazzini, Kakà ed El Shaarawy, tra i pochi superstiti di una stagione maledetta. Largo poi ai giovani Cristante e Petagna, che dovrebbero entrare a pieno ritmo nella rosa rossonera. Si giocano la riconferma anche Abbiati e Bonera, che potrebbero essere utili per compattare lo spogliatoio.
CHI PARTE – La lista dei partenti è densa e corposa e fa capo ai nomi di Amelia, Gabriel, Constant, Mexes, Silvestre, Zaccardo, Birsa, Muntari e Robinho, tutti considerati ‘non da Milan’ dalla proprietà e dal tecnico. Tra giocatori in scadenza di contratto e pedine ai margini del progetto, la nuova dirigenza dovrà trovare una sistemazione (cercando di risparmiare sulle buonuscite) per questo manipolo di atleti. Non certo un’impresa semplice.
IN DUBBIO – Tanti sono i punti interrogativi legati alle permanenze, ai cominciare dai quattro acquisti del mercato di gennaio (Rami, Taarabt, Essien e Honda): per i primi due serve un cospicuo riscatto (7 milioni a testa e, al momento, Taarabt è in vantaggio sul difensore nella corsa alla riconferma), mentre Essien e Honda non sembrano pronti per giocare a questi livelli. In questa ultima parte di stagione si giocano molto, per non dire tutto. Incerti di una riconferma anche Mario Balotelli (che ha fallito per immaturità, tecnica e caratteriale, anche l’ennisima prova per diventare ‘grande’), Abate, Emanuelson, Zapata e Saponara, tutta gente che deve dare un segnale per restare al Milan. Diverso il discorso per Mattia De Sciglio, confermatissimo dalla società, ma che potrebbe partire di fronte ad una grossa offerta proveniente da Madrid, sponda Real.
CHI ARRIVA – Due nomi, almeno per ora, viaggiano decisi in orbita Milan. Si tratta dei ‘soliti’ parametri zero: Micheal Agazzi, portiere ex Cagliari oggi al Chievo, e Alex, difensore 32enne del Psg da anni nella lista dei dirigenti rossoneri. Il resto degli arrivi è subordinato, per forza di cose, alle cessioni.
DIRIGENZA – Cambiera, eccome, anche l’organigramma dirigenziale: l’addio di Ariedo Braida è stato solo il preludio per l’imminente fuoriuscita di Adriano Galliani, non più al centro del progetto rossonero dallo scorso dicembre. L’ad ha fallito l’ennesima stagione e, per questo, pagherà con il licenziamento già previsto da mesi a fine campionato. A sostituirlo potrebbe essere Sean Sogliano, nome che piace a Barbara Berlusconi ma che è legato da un contratto con il Verona fino al 2015 e non sembra troppo convinto dal progetto rossonero. L’alternativa è l’attuale uomo mercato dell’Atletico Madrid Andrea Berta, bresciano e con un passato nel Parma, che però ha un contratto fino al 2018 con i Colchoneros e, sembrerebbe, nessuna intenzione di lasciare l’incarico. Le alternative, più tipide al momento, riguardano i nomi di Bigon, Corvino e Leonardi.
Insomma, è rebus: la posizione caldissima di direttore sportivo rossonero non trova ancora un proprietario…
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