Milan, El Shaarawy si sente tradito? Il Faraone in ballottaggio con Torres

Il promettente esordio di campionato contro la Lazio è già dimenticato. Stephan El Shaarawy, chiamato alla stagione della riscossa dopo lo scorso anno da incubo, è di nuovo in crisi d’identità: zero minuti collezionati tra Empoli e Cesena, e manifesta difficoltà a convivere con i due neo acquisti Jeremy Menez e Fernando Torres, titolari indiscussi del nuovo Milan di Filippo Inzaghi.

Il Faraone non ha più trovato il campo dopo la prova sottotono contro la Juventus, e non si è ritagliato il suo spazio nel nuovissimo 4-2-3-1 tenuto a battesimo a Cesena, che ha convinto anche il presidente Silvio Berlusconi e ha lanciato Bonaventura al suo posto. Da titolare a panchinaro di lusso, la triste parabola fa storcere il naso al giocatore, che ad inizio stagione era stato confortato sul suo ruolo di punto di riferimento della squadra rossonera.

Difficile pensare a un addio a gennaio dell’italoegiziano, che chiederà comunque un colloquio privato con Inzaghi per chiarire la sua situazione. D’altra parte, Inzaghi è a un vicolo cieco: potrebbe tornare al 4-3-3, ma in quel caso il sacrificato sarebbe Fernando Torres.