Milan, la svolta è vicina: Inzaghi è il nuovo allenatore, manca solo l’ufficialità

Una serata in famiglia, per pianificare il futuro. Adriano Galliani e Silvio Berlusconi sono stati impegnati per oltre tre ore nella residenza del Cavaliere ad Arcore per sciogliere il nodo più imbrigliato che attanaglia la questione rossonera: quello relativo all’allenatore. Tutto normale, visto il rifiuto di Emery alla panchina rossonera e la posizione in bilico di Seedorf, se non fosse che -insieme ai due dirigenti- alla riunione è arrivato anche Filippo Inzaghi.



Tre ore di riunione, dalle 21 a mezzanotte, al termine della quale Galliani e Inzaghi sono usciti dalla villa senza rilasciare dichiarazioni: dalle prime indiscrezioni che filtrano pare si sia parlato di mercato, di strategie societarie e degli impegni del Milan in vista dell’estate. 



Un chiaro indizio, dunque, su chi sarà il prossimo allenatore rossonero, chiamato stasera alla ‘prova del nove’ con una vera e propria investitura da parte del suo padre sportivo (Galliani) e del numero uno milanista. In attesa dell’ufficializzazione di Inzaghi, resta però da sciogliere la posizione di Clarence Seeodrf: si arriverà ad un compromesso oppure sarà necessario l’esonero per allontanare l'(ormai ex) pupillo presidenziale? In caso di licenziamento il Milan dovrebbe pagargli circa dieci milioni di euro di buonuscita: un elemento non di poco conto all’interno di una decisione che -necessariamente- dovrà essere ben ponderata…