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Milan, Trofeo Berlusconi galeotto: scocca la scintilla tra il Diavolo e un beniamino del Papa
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10 anni agoon
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RedazioneIl Milan era già da tempo sulle tracce di Walter Kanneman, difensore classe 1991, in forza al San Lorenzo e il Trofeo Berlusconi, andato in scena ieri sera a San Siro tra il Diavolo e la squadra del Papa, potrebbe essere stata l’occasione giusta per discutere di un eventuale passaggio del giocatore alla corte di Pippo Inzaghi. Salvatore Monaco, capo osservatori del club rossonero per il Sud America, ha visionato diverse volte Kanneman in Argentina, riferendo impressioni più che favorevoli su di lui al Ds Rocco Maiorino, il quale avrebbe segnalato il 23enne centrale del Ciclòn ad Adriano Galliani. Il ragazzo, da parte sua, sarebbe entusiasta di un’avventura in rossonero, come da lui dichiarato ai microfoni di “Milannews”.
Kannemann che idea ha del calcio italiano? Le piacerebbe un’esperienza in Serie A?
«È uno dei movimenti calcistici più importanti del mondo. In Argentina spesso mi capita di guardare le partite della Serie A. Ho molta ammirazione per il vostro campionato che ha tradizione, fascino e penso che sarebbe una grande esperienza per chiunque venire a giocare qui»
Nello scorso mese di ottobre gli osservatori del Milan sono stati in Sud America a visionare molti talenti. Lei è stato seguito con particolare attenzione, quanto le fa piacere sapere che un club come il Milan la tiene d’occhio?
«Non lo sapevo ma mi fa molto piacere. Stiamo parlando di un grandissimo club che ha una storia importantissima ed è famoso in tutto il mondo».
Quindi, in caso di una trattativa tra Milan e San Lorenzo, lei sarebbe felice di giocare a Milano?
«Certamente, a chi non piacerebbe giocare nel Milan? Sarebbe un sogno e se ci fosse la possibilità non ci penserei su due volte. Come detto, si tratta di una grandissima società che ha scritto la storia del calcio mondiale».
A Milano, da qualche settimana, si parla molto di lei. Essendo un ragazzo di 23 anni avrebbe tutto il tempo di ambientarsi nel calcio italiano.
«Beh direi di si. Sono davvero contento che il mio nome sia stato accostato al Milan e spero che, in futuro, ci possa essere qualcosa oltre agli apprezzamenti e alle relazioni su di me degli osservatori».
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