Taarabt chiama, il Milan non risponde: svelata la sua ‘vita spericolata’

Strana storia quella di Adel Taarabt: arrivato nel mercato di gennaio in prestito da Qpr, si è presto ritagliato un ruolo da protagonista nel Milan di Clarence Seedorf che, prima di essere esonerato, aveva già chiesto alla società di riscattarne il cartellino, a qualsiasi cifra. Poi l’esonero del tecnico olandese, l’arrivo di Inzaghi e una situazione, quella del marocchino, da valutare con attenzione: il neo tecnico, pur affascinato dalle qualità tecniche dell’attaccante, ha bloccato l’operazione-riscatto, già imbastita da Galliani, per tutta una serie di dubbi sul comportamento extra-calcistico.



A riportare la notizia è l’edizione odierna del Corriere della Sera, che insiste sulle assidue frequentazioni notturne del calciatore, protagonista di notti tormentate al Riad Yacout (locale magrebino già frequentato da Ronaldinho) al tema di sigarette e superalcolici.



E’ così che Taarabt si sarebbe giocato la permanenza al Milan, suscitando le perplessità di Inzaghi, da sempre mal disposto verso questo tipo di comportamenti sopra le righe, da lui stigmatizzati anche quando era calciatore. Ora, diatribe con Henry Redknapp a parte, c’è un futuro da ricostruire e un talento da ritrovare. Sul campo, anche se sembra proprio che non sarà quello di San Siro…