Mercato story
Thohir e il mercato dell’Inter che non c’è. E si ripensa alle spese del mecenate Moratti…
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10 anni agoon
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RedazioneEra il 15 novembre 2013 quando l’Inter passò dalla proprietà di un esausto Massimo Moratti (soprattutto dopo una stagione conclusa fuori dalle coppe europee) al rampante Erick Thohir, per la gioia del popolo nerazzurro. Si pensava a capitali freschi in arrivo in Italia dall’estero come da anni è tradizione nel campionato inglese e, da qualche tempo, anche in quello francese. E si sognava un’Inter caratterizzata sin da subito da grandi acquisti.
Il successivo mercato di gennaio non avrebbe mantenuto le iniziali aspettative, ma i tifosi diedero tempo al nuovo proprietario, certi che in estate le prospettive sarebbero cambiate. E, dopo oltre un mese dal termine del campionato, ancora le acque appaiono pericolosamente ferme, se non impaludate. E il mondo nerazzurro inizia a interrogarsi.
La gestione Moratti è sempre stata caratterizzata da un calciomercato fin troppo frizzante, con grandi colpi e topiche leggendarie, da Zanetti, Ronaldo, Baggio e Ibrahimovic a Rambert, Domoraud, Gresko e Quaresma.
Oggi il mercato interista è caratterizzato da un silenzio che pare quasi assordante: si parla più delle possibili conferme dei vari Icardi, Ranocchia e Guarin che non dei possibili innesti. Indispensabili, tra l’altro, dopo le partenze dei totem Zanetti, Milito, Samuel e Cambiasso. Ma i nomi che circolano, a partire da quelli di M’Vila e Mbia, non fanno certo venire i brividi.
E intanto fervono i lavori per il rinnovo contrattuale di Walter Mazzarri, un tecnico che non è mai entrato nel cuore della Curva Nord e in cui lo stesso Thohir spesso ha mostrato di non credere fino in fondo. Ma le parti sono al lavoro e lunedì dovrebbe arrivare la fumata bianca.
Potrebbe essere il primo passo prima di un’accelerazione anche sul mercato (con i Mondiali che hanno superato il giro di boa), deve essere il primo tassello per restituire fiducia all’ambiente Inter. Che inizia a provare fin troppa nostalgia verso i tempi del mecenate Moratti e delle sue (talvolta folli) spese estive…
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