Mercato
Juve, quando in campo c’era il piccolino…
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5 anni agoon
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RedazioneAlla Juve ha giocato per due anni, dal 1988 al 1990, vincendo una Coppa Italia e una Coppa Uefa. In Portogallo le vittorie sono state molto di più, tutte con la casacche del Porto (tra i tanti, sei campionati portoghesi e una Coppa Intercontinentale). Stiamo parlando di Rui Barros, probabilmente il giocatore più piccolo della storia bianconera…
Solo 160 centimetri di altezza (al confronto Giovinco è un gigante con i suoi 164 cm) ma una forza d’urto come pochi altri… Acquistato dalla Juventus, nell’estate del 1988, per circa 7 miliardi di vecchie lire, arriva al posto di nomi più “da prima pagina” come Futre e Vanenburg, i veri obiettivi di quella Juve. Appena Boniperti, presidente bianconero, e Pinto da Costa, numero uno del Porto, trovano l’accordo, viene portato dal barbiere a tagliare la lunga chioma, in perfetto stile Vecchia Signora. “Siamo condannati a prendere sempre un numero uno, aveva detto, ma ci sono molti giocatori di buon livello che possono fare comodo a una squadra”, spiegherà Boniperti circa la decisione di puntare su Rui Barros…
Dimostra subito di essere un giocatore vero: assist e gol (non tantissimi) ma, soprattutto, un senso di squadra con pochi eguali. Dino Zoff, l’allora tecnico della Juventus, lo impiega con costanza, sicuro del rendimento del portoghese tascabile…
Viene ceduto al Monaco nel 1990. Una decisione voluta dal neo tecnico Maifredi che non piacerà a nessuno (ancor di più alla luce dei risultati che farà lo stesso Maifredi alla Juventus). Con la Juve, 19 gol in 94 gare complessive e, soprattutto, un impegno sempre al massimo. Un gigante, nonostante i 160 cm di altezza…
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