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Serie A, un mercato povero: ecco tutti i colpi del nostro campionato. Che confrontato con il resto d’Europa…
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10 anni agoon
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RedazioneFinisce il calciomercato e la serie A si ritrova a fare il punto sulle operazioni, che sembrano aver complessivamente depauperato il nostro campionato: sono partiti Balotelli, Cerci, Immobile e Benatia, sono stati confermati Vidal, Pogba e Cuadrado (destinati ad essere i veri big del calcio italiano), tra i nuovi volti sembra mancare un vero pezzo da novanta. E intanto gli altri campionati europei hanno salutato operazioni faraoniche.
Le uniche due operazioni a superare i 20 milioni sono state l’acquisto di Juan Iturbe da parte della Roma e quello di Alvaro Morata in casa Juventus. Si tratta però rispettivamente di un giocatore decisivo di una squadra di mezza classifica (il Verona) e di un campioncino sì promettente, ma non ancora esploso nel Real Madrid. Non un top player, dunque.
E’ comunque certificato il ruolo di regine italiane della Juventus e della Roma: mercato intelligente quello dei campioni d’Italia, che si sono regalati giocatori utili come Patrice Evra, Pereyra e Romulo (attenzione a quest’ultimo: da Verona, nell’estate di Miccoli e Di Vaio, giunse a fari spenti un giocatore accompagnato quasi dal disinteresse generale. Si chiamava Mauro Camoranesi) e la scommessa Coman. I giallorossi, oltre a Iturbe, hanno invece messo nel motore gli esperti Keita e Cole, sostituendo il riottoso Benatia con un fazzoletto di difensori di prospettiva e affidamento (Manolas, Holebas, Yanga-Mbiwa), senza dimenticare Astori.
La nuova Inter priva di Zanetti, Samuel, Cambiasso e Milito si è rinnovata con Vidic (anch’esso a parametro zero), l’inesploso Dodò, i portatori di legna M’Vila e Medel, il talentuoso ma inaffidabile Osvaldo. La mancata cessione di Guarin ha impedito l’assalto a un top player. Il Milan, forte della cessione di Balotelli, ha completato un mercato imperniato sui parametri zero (da Alex a Menez fino a Diego Lopez) con Fernando Torres, Marco van Ginkel e Giacomo Bonaventura. Lo spagnolo sembra un passo indietro rispetto al suo predecessore, ma gli ultimi due rialzano la media: sono colpi che guardano all’oggi e al domani, e che potrebbero completare il definitivo salto di qualità rossonero.
Volti scuri in casa Napoli: Andujar è un passo indietro rispetto a Reina, Michu è tutto da provare, si sognavano Mascherano, Lucas Leiva e Fellaini, ma al posto di Behrami e Dzemaili è arrivato David Lopez. Bene Koulibaly e De Guzman, ma una squadra che punta allo scudetto meritava di più.
La Lazio riparte da Djordjevic, Gentiletti e De Vrij (che delusione l’olandese a San Siro!), la Fiorentina punta su Marin, Basanta, Kurtic, Badelj e Richards. Sono ex stelline in cerca di riscatto e giocatori in attesa della definitiva esplosione. Discorso simile per il Torino, che si è assicurato Quagliarella e Amauri da un lato (perdendo Immobile e Cerci) e Rodriguez, Sanchez Mino, Perez dall’altro. E il Verona abbraccia due stelle di qualche anno fa, come Rafa Marquez e Saviola.
Un mercato povero, insomma. E intanto altrove ci si scambia Suarez, James Rodriguez, Di Maria, Falcao, Fabregas, Sanchez, Diego Costa, Levandowski, Mandzukic…
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