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Adesso sono in tre per lo Scudetto
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5 anni agoon
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Redazione23ª Giornata di grandi rimonte e una Serie A che, così tanto combattuta, non si vedeva da un bel po’.
Turno in cui l’Inter aggancia la vetta della classifica con la Juve.
La Lazio insidia a un solo punto di distanza dal duo là in cima.
Non si trovavano tre squadre a combattere da anni. I precedenti Infatti risalgono al 2001/2002 ed erano Juve, Inter e Lazio e Roma; nel 2002/2003 Juve a 51, Inter a 48 e Milan a 47. Nel 2011/2012 il Milan era a 47, con Juve a 46 e Lazio a 42. Ora parliamo delle principali squadre che sono state protagoniste in questo turno di serie A.
Partiamo dalla Juventus.
La squadra di Sarri è piombata in un torpore preoccupante dal quale è scaturito il terzo insuccesso esterno in questo campionato.
Non si può di certo ridurre tutto ad un discorso di fame, testa, mente etc. Ma ci sono scelte tecniche che Sarri dovrebbe, anzi ora deve, considerare.
Khedira non c’è. Mandzukic era importante là davanti perchè quei palloni che hanno dato del filo da torcere alla squadra, era lui che li prendeva. E un altro di questi era Emre Can.
La Juve si è persa. Molti danno la colpa a Sarri: 9 punti in meno rispetto all’anno scorso, 8 gol subiti in più e addirittura 5 gol fatti in meno nonostante un cr7, come sempre, alieno. Il gioco della nuova Juve ancora non si vede e in più si è persa quella forza mentale, marchio inconfondibile della Vecchia Signora. È il momento per Sarri di affrontare delle scelte, anche dolorose da un certo punto di vista, per il bene dei colori bianco e nero.
La risposta delle Juve deve arrivare dallo spogliatoio, dai leader di sempre: Chiellini, Buffon e CR7.
L’Inter esce da un tunnel buio durato 45’ in 19 minuti e si prende il derby.
76mila spettatori: all’inizio il Milan ha messo l’Inter in difficoltà. La sensazione infatti sembrava essere che la squadra di Pioli avesse preparato molto bene questa partita mentre tutte le azioni della squadra di Conte arrivavano da calcio piazzato o calcio d’angolo .
I nerazzurri hanno sbagliato molto tecnicamente.
Rebic ha segnato i suoi gol nelle ultime quattro giornate. Fondamentale Ibrahimovic come uomo assist prima e con colpo di testa poi ( non segnava nel derby di Milano dal 6 maggio 2012 )
Primo ko per il Milan da quando c’è lo svedese. Nonostante ciò però il giocatore stacca un altro record: diventa il marcatore più anziano di sempre del derby della “Madonnina” a segno a 38 anni e 129 giorni.
Per quanto riguarda l’Inter all’intervallo è successo qualcosa. Qualcosa che solo Antonio a Conte è in grado di fare con il suo carisma: non ha cambiato nessun giocatore. Ha cambiato la mentalità facendo passare i suoi dal buio alla luce. Riapre le danze Brozovic prima e Vecino poi. Il vantaggio invece lo crea il gol strepitoso di Stefan de Vrij che interpreta molto bene i dogmi della difesa di Conte, è vero che Romagnoli non lo ha marcato benissimo ma comunque lui insieme a Brozovic hanno fatto gol con prodezze personali oltre ai meri compiti difensivi.
Inoltre l’Inter va valutata in prospettiva considerando i futuri inserimenti di Handanovic e Lautaro Martinez… per cui le “macchie” di oggi sono facilmente risanabili.
La lazio è senza limiti. Caicedo al ’41 di Parma-Lazio la mette dentro. Tante le polemiche arbitrali per chi considera un fallo di mano di Immobile su quel pallone arrivato poi a Felipe e tramutato in gol.
L’ecuadoriano porta in vantaggio la sua squadra: 8 gol in questa stagione per lui. Nella ripresa riparte forte il Parma. La Lazio ha superato il record di Sven Goran Erisksson che era di 17 risultati utili consecutivi. Domenica ci sarà poi l’Inter in quello che è un vero e proprio scontro diretto . Gli uomini di Inzaghi si trovano a meno uno dal vertice e non bisogna dare nulla per scontato anche perché gli albicelesti sfrutteranno al meglio il fatto di avere un calendario più agevole.
Dopo 3 vittorie di fila torna l’entusiasmo al San Paolo per il Napoli di Gattuso. Si parte subito con diverse occasioni in serie. Ma è Lapadula a firmare l’uno a zero. Nel secondo tempo entra Dries Mertens che risulta subito decisivo, volata di insigne poi assist del belga per Milik che la imbuca. Nel frattempo il Lecce mette a segno altri due gol e il Napoli sul finale sigla la sua seconda rete con Callejon: sforzo inutile perché il timer è scaduto. Gli azzurri hanno sprecato troppo.
Giornata di campionato inaspettata per molti versi ma che ha messo i puntini sulle i per altri. Aspettiamo il prossimo turno di campionato e nel frattempo godiamoci una settimana ricca di calcio con la semifinale della competizione di Coppa Italia.
Alla prossima giornata.
Ilenia De Sena
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