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Chievo – Milan 1-3, il commento Non Evoluto: “Alzi la mano chi ci credeva…”
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8 anni agoon
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RedazioneAlzi la mano chi ci credeva… chi pensava che potessimo avere 16 punti in 8 partite con la squadra più giovane del campionato… chi ci credeva alla luce dei soliti banchetti estivi del Condorgeometra sulle carcasse del calciomercato (Lapadula escluso)… chi ci sperava dopo la debacle casalinga contro un’Udinese mai così seriamente candidata alla retrocessione… io no! Ma la cosa più interessante è che il tutto è avvenuto attraverso un’idea di gioco (tra il dire e il fare c’è di mezzo la bassa qualità della rosa), uno spirito di gruppo, una gagliardia e una capacità di soffrire le iniziative avversarie per poi attendere e colpire con cinismo al momento giusto.
Con un Gigio spettatore (anche sulla punizione imprendibile di Birsa) la palma del migliore del reparto difensivo va senza dubbio a Gabriel Paletta che, coadiuvato da un ottimo Romagnoli, ha annullato tutte e 4 le punte alternate da Maran. Penso però di aver capito il trucco… per lui vale l’inverso che per il mitologico Sansone, trae la sua forza dall’aver rasato quell’antiestetica peluria residua… ma qui finiscono le note liete per la difesa perché si va a parlare delle dolenti note. Gli esterni, i terzini, il 2 e il 3, chiamateli come volete ma datecene due da Milan. Anche da questo Milan, mica Tassotti e Maldini. Abate neanche corre (pesava la fascia?), De Sciglio timoroso fino allo 0-2, si rilassa a tal punto da regalare al Chievo in maniera indecente l’unica chance per il pareggio.
Nella mediana spicca la prestazione del trattore slovacco, che tarda ad accendersi, ma una volta svegliatosi con quel missile terra-aria dell’1-0, butta giù tutto quello che gli capita a tiro. Al suo fianco un buon Locatelli (solo una sbavatura su un retropassaggio) e nel secondo tempo un Jack Bonaventura che decide finalmente di giocare e di mettere al servizio della squadra la sua qualità.
Il tridente avanzato parte da una certezza: attualmente il Milan avanti non può prescindere da Niang! Mi pesa dirlo, non lo amo, non amo il suo essere fuori dal campo, lo vedo troppo distante dal comportamento di un calciatore dell’A.C. Milan, ma vederlo puntare la difesa clivense con quel misto di tecnica e forza fisica è stato proprio un bello spettacolo. Al suo fianco uno spento Suso ma soprattutto un generoso Lapadula. L’ex pescarese ha spinto, corso, fatto a sportellate per 80 minuti e persino tirato in porta. Avrebbe probabilmente meritato il primo gol in serie A, poi esce, entra Bacca 5 minuti, spara sulle gengive di un avversario e segna. C’è qualcosa di più crudele?
Chiudo come al solito con il mister. Bene Vincenzo, avanti così. Molto di questo buon periodo rossonero è merito tuo. Continua sulla scia delle molte luci (ieri magistrale il passaggio a 3 in difesa quando eravamo in possesso palla, peccato che l’uomo in più che doveva fare superiorità a centrocampo aveva la qualità di Abate) ma lascia perdere le poche ombre del finale di gara, quando dopo i primi 2 cambi abbiamo perso peso in attacco e regalato 20 metri di campo ai gialloblù. Scusa questo appunto, mai sai com’è siamo milanisti e nonostante lo scempio degli ultimi anni, siamo abituati bene!!
Pierluigi Scigliano Milanisti Non Evoluti 2.0
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