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Destro accetta la sfida: la numero 9 per cambiare la storia…
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10 anni agoon
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RedazioneMattia Destro al Milan per cambiare la storia e sfidare la cabala. Quella che, negli ultimi tre anni, ha di fatto stregato chiunque abbia anche solo pensato di indossare la maglia numero nove a strisce rossonere dopo l’addio al calcio di Pippo Inzaghi, datato 13 maggio 2012.
Da allora, solo fallimenti per i bomber rossoneri, e una maledizione che tormenta tutti i centravanti che si sono fatti tentare dalla gloria di un numero così importante. Capostipite assoluto fu Alexandre Pato, che nel 2012 ebbe l’infausta idea di abbandonare la sua maglia numero 7 per scegliere la 9 appena liberata dall’illustre compagno. Doveva essere l’anno del suo riscatto, ma fu allora che cominciarono molti dei problemi fisici che costrinsero l’attaccante a lasciare Milanello e fare ritorno in Brasile con il Corinthians.
Quindi la nove rimase senza proproetario per otto mesi buoni, finchè a fine agosto Adriano Galliani non riportò in rossonero Alessandro Matri dalla Juventus. Tanti proclami, undici milioni di euro spesi e la maglia numero nove per il bomber lodigiano, rossonero purosangue. Risultato? Un flop assoluto. In sei mesi Matri ha infatti collezionato tanti fischi e appena un gol da milanista. Prima di scegliere il trasferimento prima a Firenze e poi a Genova dove -per non sfidare ulteriormente la sorte- ha optato in entrambi i casi per la sua amata maglia numero 32.
Infine Fernando Torres. Doveva essere lui l’uomo giusto per rompere la maledizione della numero nove. E, invece, la sua breve esperienza in rossonero non ha fatto altro che esaltare le doti del falso nueve Jeremy Menez. Pochi mesi nel Milan, dieci presenze e appena un gol, al Castellani contro l’Empoli. Quindi il trasferimento a Madrid -sponda Atletico- e la rinascita sportiva. Con sulla schiena il numero 19, però.
Adesso tocca a Mattia Destro che -voluto fortemente da Inzaghi- ha già dalla sua il placet del totem rossonero, forse l’unico elemento fondamentale per spezzare una maledizione che ha completamente inibito i tre bomber di razza che hanno osato sfidare il destino. E che, tutti e tre insieme, hanno segnato appena quattro gol in rossonero. Pratiamente un’ecatombe.
Per la serie: Mattia, pensaci tu!
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