News
Editoriale – ORA BASTA: L’ INTER DEL “TRIPLETE” NON SI TOCCA!!!
Published
8 anni agoon
By
RedazioneInutile prenderci in giro, la finale di sabato è stata una partita che ha messo a dura prova i tifosi interisti. L’ idea che la Juve potesse fare la “tripletta” è un qualcosa che proprio non andava giù ai milioni di sostenitori della Beneamata. In tutto questo bisognava poi aggiungere come nella settimana antecedente al match i paragoni tra l’ Inter versione 2009/2010 e questa Juventus siano stati fatti praticamente fatti da tutti. Ne abbiamo sentite di tutti colori, quasi a voler sminuire quello che la banda di Mourinho riuscì a conquistare in quella stagione indimenticabile.
La realtà però è stata ben diversa: la Juve si è letteralmente sgretolata davanti alla forza di un Real nettamente superiore. Del resto hanno provato in tutti i modi a farci credere che Buffon, Dybala e chi più ne ha più ne metta, fossero giocatori da pallone d’ oro. Proprio loro sono spariti nel momento più importante, proprio loro hanno dimostrato che non si possono paragonare 2 squadre che la storia del calcio ha dimostrato non essere allo stesso livello. Senza contare che nessun giocatore di quell’ Inter riuscì a vincere l’ ambito premio che andò a Messi. Un’ ingiustizia che ancora oggi non trova spiegazione.
Già, perché quel Julio Cesar fece parate fondamentali come quella su Messi al “Camp Nou” o come quella su Robben sotto l’ incrocio in finale, perché quel Milito fu decisivo in tutta la stagione, perché quello Sneijder servì assist a ripetizione, perché la coppia centrale Lucio-Samuel fu una diga contro tutto e tutti. Impossibile paragonare loro a questo Buffon, di certo non perfetto a Cardiff, a questo Dybala, sparito nel nulla sul più bello, o alla coppia centrale Bonucci-Chiellini, letteralmente sopraffatta dal vero pallone d’ oro Cristiano Ronaldo.
L’ Inter fece un percorso incredibile eliminando prima il Chelsea di Ancelotti, poi il Barcellona di Guardiola per concludere in maniera leggendaria contro il Bayern di Van Gaal. Questa Juve è arrivata in finale avendo affrontato il Porto (non certo una big) ed in semifinale il Monaco con nel mezzo la parentesi Barcellona. Già proprio i blaugrana, una squadra con un super attacco ma imparagonabile per il resto a quella corazzata che dominava in Europa nella stagione del record nerazzurro. Sostituire Puyol con Umtiti, Xavi con Rakitic, Sergi Roberto con quel Dani Alves non è certo la stessa cosa. Senza contare che i vari Iniesta, Messi, Pique etc. avevano giusto qualche anno in meno.
Il paragone non è neanche minimamente fattibile se parliamo di allenatori: da una parte Allegri, bravo sicuramente ma probabilmente privo di quella carica motivazionale necessaria per i grandi eventi. Senza contare che la scelta di togliere un Dybala sicuramente non in serata ma pur sempre giocatore ottimo per inserire un centrocampista come Lemina quando sei sotto di 2 gol, è ancora tutta da capire. Dall’altra Mourinho: un condottiero, un trascinatore, un allenatore per la quale i giocatori erano disposti a tutto. Perfetto nelle scelte, perfetto nell’ analizzare tutte lesituazioni, perfetto nel calarsi nella realtà nerazzurra.
Credo di aver spiegato perché quell’ Inter non vada toccata, per sommo dispiacere di chi non si rende ancora conto che quella è stata la stagione singola più importante (numeri alla mano) della storia del calcio italiano. Prima o poi arriverà la squadra in grado di fare altrettanto, è nella logica del calcio, ma questo non intacchera’ mai la leggenda dei primi che ci riuscirono. Del resto molti astronauti sono stati sulla Luna ma noi ci ricordiamo Armostrong, il primo, e di certo non sappiamo i nomi di chi ci è arrivato dopo.
Andrea De Boni
You may like
Ha ragione Allegri: De Laurentiis comprasse di più e parlasse di meno se vuol vincere lo scudetto!
Se la Juve ruba, perché gli interisti adesso acclamano Marotta come il miglior dirigente in circolazione? Fate pace col cervello!
Ma nello scambio Bonucci-Caldara non era il Milan ad averci guadagnato? I fatti dicono il contrario, ma Leonardo è un genio e alla Juve hanno l’anello al naso…
La Juve vince perchè è la più forte e ha in squadra il più forte al mondo, non per il rigorino che comunque c’era come c’era quello su Dzeko, ma nessuno lo dice…
Quelli che parlano di Scansuolo si guardino il gol di Ounas e tacciano per sempre!!!
Valencia-Juve, il Cicciopensiero: l’importanza di sentirsi consapevole