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Editoriale – Sicuri sicuri che Icardi abbia ragione?
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8 anni agoon
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RedazioneQuello che sta succedendo nelle ultime ore in casa nerazzurra è paragonabile solo ad una delle più alte opere letterarie di Stephen King. Capitano insultato da una piccola parte di tifosi e difeso da tutti gli altri, dirigenza non in grado di gestire la situazione, squadra in campo incapace di ottenere risultati e un allenatore che sembra sbarcato in Italia direttamente dal pianeta Marte non più di 48 ore fa.
In tutto questo chi ci sguazza beatamente sono le dirette concorrenti che vedono una delle antagoniste alla rincorsa verso l’Europa che conta, autoflagellarsi senza capire neanche come.
La maggior parte del popolo nerazzurro si schiera e decide di difendere il proprio Capitano, ritenendolo l’unico in grado di risollevare la squadra dai pessimi risultati di inizio stagione e attaccando tutti coloro che ritengono “non in grado di volere solo il bene dell’Inter”. Siamo tutti sicuri che questa sìa la decisione giusta?
Volutamente, forse a sorpresa, non mi soffermerò sulla vicenda di Reggio Emilia ormai raccontata da chiunque sia in grado di parlare, scrivere o comunicare in qualsiasi modo ma cercherò di capire se Icardi è o no il giusto capitano di questa squadra.
Il numero 9 nerazzurro è un ragazzo dal sicuro talento, capace di segnare gol a raffica e decisamente il pezzo pregiato della rosa nerazzurra. Può bastare tutto questo per essere capitano dell’Inter?
Dal suo arrivo in nerazzurro, Icardi è riuscito nella difficile impresa di: litigare con Osvaldo, litigare con Mancini e finire in panchina, litigare con la curva, litigare con la società dopo aver ottenuto 2 rinnovi di contratto in 2 anni, far uscire una biografia a soli 23 anni dopo non aver vinto nulla (si, lo hanno detto tutti questo, ma io se ripenso che a 23 anni forse la cosa più importante che avevo ottenuto erano gli attestati di studio vari, rimango incredulo solo all’idea che qualcuno possa raccontare la sua vita a quell’età) e, non contento, tramite la sua moglie-agente ammettere di aver trattato con il Napoli ma soprattutto con la Juventus un suo possibile addìo da Milano nel caso in cui la società nerazzurra non lo avesse soddisfatto sulle sue richieste economiche.
Ora, se memoria non mi inganna, la Benamata come capitani ha avuto UOMINI del calibro di Facchetti, Mazzola, Bini, Picchi, Zenga, Bergomi, Zanetti e sicuramente non posso continuare una lista che andrebbe allungata. Uomini che avevano ben altro modo di onorare la fascia che portavano al braccio, uomini che amavano veramente l’Inter, uomini che rispettavano ciò che rappresentavano.
Mi chiedo quindi come sìa possibile che la maggior parte del popolo nerazzurro possa difendere un giocatore che ha creato nel giro di pochi anni parecchi problemi. Forse perchè segna, forse perchè e considerato l’unico in rosa veramente forte? Beh se fosse così dovrei quindi accettare il fatto che si ha torto o ragione non in base ad un concetto di massima ma in base al proprio potere. Sei uno che ha potere? Hai ragione. Non conti niente? Hai torto a prescindere. Scusate ma questo non lo accetto. La ragione va oltre quello che si è, la ragione è un concetto astratto che non si basa su capacità tangibili.
In tutto questo si può difendere un giocatore che non più di 2 mesi fa era pronto a trasferirsi nella rivale sportiva storica, era pronto a salutare tutti e fregarsene del futuro della nostra Inter? Secondo me no. Questo non vuol dire per forza dare ragione alla controparte ma significa semplicemente rendersi conto che le più grandi squadre della storia del calcio sono nate innanzitutto da capitani di ben altro spessore e difficilmente Icardi sarà il condottiero giusto per la rinascita nerazzurra. Nessuno vuole una sua cessione ma quantomeno che l’Inter venga rappresentata da qualcuno che ami veramente questi colori, credo debba essere la volontà di qualsiasi tifoso nerazzurro!
Se non la ami quando perde non amarla quando vince!
Andrea De Boni
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