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ESCLUSIVA – Braglia: “Voglio un’altra cartolina di Branco dedicata a Pippo Spagnolo”
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11 anni agoon
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RedazioneCalcissimo ringrazia sentitamente Simone Braglia, ex portiere di Genoa, Milan e Como, per aver concesso questa intervista in un momento particolare che seguiva la scomparsa di Pippo Spagnolo, leader della Gradinata Nord.
“Prima di iniziare vorrei ricordare una persona che ci ha lasciati da poco, Pippo Spagnolo: è scomparso un grade amico oltrechè un leader della Gradinata Nord. Non ho parole. Mando un abbraccio a quell’amico che non c’è più con cui ho condiviso anche due crociere rossoblù, da parte mia, di mia moglie e dei miei quattro figli”. Dal telefono si percepisce nettamente l’emozione che Simone Braglia non riesce a trattenere per questa notizia che ha scosso l’intero mondo rossoblù.
Finalmente si sa a che ore si gioca e quando, lunedì alle 20:45. Che idea ti sei fatto di questa diatriba?
“Credo che Questura e Prefettura abbiano dimostrato buon senso ed elasticità nel cambiamento dell’orario, un’idea che sposo a pieno. Figuraccia del nostro sistema calcio? Evitata, perché la Lega ha capito l’errore che stava commettendo ed è venuta incontro alle esigenze della città; giocare un derby senza tifoserie equivale a una sconfitta per tutti”.
Il Grifone a Firenze ha tirato fuori gli artigli giocando all’attacco: nel derby vedremo lo stesso approccio?
“Questo è lo spirito che ha permesso al Genoa di raccogliere certi risultati, specialmente nei suoi anni d’oro: è un carattere che contraddistingue la città e il tifoso genoano. Se la squadra lotta su ogni tipo di pallone è buon segno: il Genoa quando non ha questa caratteristica (vedi Roma) diventa una squadra mediocre. I rossoblù hanno una buona intelaiatura che mi fa ben sperare, da tifoso, per il futuro”.
Come sarà questo derby?
“Sarà sicuramente una partita fugale e diversa dal 3-0 dell’andata per due motivi: primo, la Sampdoria è stata rigenerata da Mihajlovic e, in secondo luogo, sapremo se il Genoa potrà competere per l’Europa League. Recentemente ho avuto modo di parlare con Fabrizio Preziosi e l’idea che ci siamo fatti è che questa partita psicologicamente assomigli molto al derby del ’90, quello vinto con la cartolina di Branco. Vincerà chi ha più volontà”
Focus su Mattia Perin: in estate alcuni nutrivano dubbi sul suo valore…
“Nel momento in cui un portiere dimostra la sua validità tecnica, non vedo perché non lo si debba far giocare. Sebbene la società sia stata tentata nel lasciarlo in panchina quando acquistò Bizzarri, ha avuto successivamente il grosso merito di supportarlo nei momenti difficili. In passato dissi che il Genoa avrebbe fatto harakiri se avesse bruciato un capitale come Perin: in quel ruolo, se si fa una scelta, devi mantenerla fino alla fine. Consigli? Nessuno perché lo sta allenando il mio amico Gianluca Spinelli, persona molto schiva che alle parole preferisce i fatti. Mattia ha la stoffa, sacrificio e qualità per ambire a traguardi ambiziosi ma deve ancora dimostrare tanto, diamogli tempo”.
Alessandro Legnazzi
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