ESCLUSIVA – Collovati: “Seedorf allenatore fortunato, Inter da sbadigli, lamentarsi degli arbitri è da deboli”

Riviviamo la giornata di campionato con Fulvio Collovati.

Fulvio, cominciamo dalla capolista: la Juve sembra in calo, secondo te quali sono le ragioni? “È un problema mentale, stare sempre intensi come vuole Conte richiede un grande dispendio di energie nervose più che fisiche. E’ normale avere dei cali nel corso della stagione”.

La Roma, invece, dopo l’eliminazione in Coppa Italia, è tornata a volare: può realmente impensierire la Juve? “Il campionato rimane tuttora incerto, anche se la Juve ha un buon margine da gestire e, soprattutto in attacco, ha una rosa che Garcia non si può permettere. Questo alla lunga farà la differenza”.

Conte si è detto preoccupato… “Gli allenatori sono sempre preoccupati, è il loro ruolo, ma se Conte è preoccupato gli altri cosa devono dire?”.

Il Milan ha colto un’importante vittoria a Marassi: Seedorf sta trovando quadratura o deve ringraziare gli episodi? “Seedorf è un uomo e allenatore fortunato , non ci sono dubbi, però chi non rischia non ottiene nulla. Il Milan non farà sfracelli, però è una squadra giovane da cui si può ripartire. Sarà un progetto a lunga scadenza, questo i tifosi devono capirlo”.

A proposito di episodi: grave l’errore di Rizzoli nel derby di Torino e tante sono state le proteste di questa domenica. Quale l’errore più evidente secondo te? “Quello di Rizzoli è il più evidente, ma attaccarsi agli arbitri è un segnale di debolezza”.

La solita pazza Inter: vince a Firenze, pareggia in casa col Cagliari. Mazzarri si è detto soddisfatto della prestazione, sei d’accordo? “La bella Inter ieri l’ha vista solo Mazzarri. Bisognerebbe chiedere ai tifosi se sono soddisfatti… Thohir mi pare sbadigliasse!”.

Il Verona continua a sorprendere: secondo te è una seria candidata per un posto in Europa League? “Certamente lo è, e lo merita pure per come sta giocando anche in trasferta, non solo nelle partite casalinghe. Ottimi giocatori, bravi l’allenatore e la società a a costruire una squadra organizzata e vincente”.

Sergio Stanco