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Esclusiva – De Vitis sul derby di Verona: “L’Hellas è favorita, ma Corini risolleverà il Chievo. Il Napoli è da scudetto!”
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11 anni agoon
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RedazioneCalcissimo.com ha intervistato in esclusiva Antonio De Vitis, ex attaccante di Napoli, Palermo, Piacenza e Hellas Verona. Totò De Vitis, nato a Lecce, ha parlato de derby dell’Arena e ha indicato il Napoli come una delle favorite alla vittoria dello Scudetto.
Signor De Vitis, sabato pomeriggio ci sarà il derby dell’Arena tra Hellas Verona e Chievo. Nel 1996 lei fu protagonista decisivo della sfida contro il Chievo che valse la promozione in A dell’Hellas. Quali sono i suoi ricordi di quel giorno?
“Fu una bella giornata. Segnai sugli sviluppi di un cross, il portiere del Chievo sbagliò l’uscita e io riuscii a insaccare. Se non ricordo male, vincemmo 1-0. Ricordo che la curva dell’Hellas impazzì di gioia. A quel tempo si trattava ancora di un derby giovane, il Chievo era appena “nato” e non c’era partita nello stadio: praticamente c’era un dominio incontrastato di tifosi dell’Hellas. Fu comunque una grande soddisfazione per me. Oggi invece il derby di Verona è diventato sentitissimo, anche perché l’Hellas manca dalla Serie A da diversi anni”.
Tornando all’attualità, secondo lei chi è la vera favorita del derby?
“Guardi, in questo momento penso che l’Hellas sia più forte. I risultati in questa stagione parlano chiaro, l’Hellas è una squadra quadrata e ben allenata da Mandorlini. D’altra parte lei sa che queste partite hanno un andamento tutto particolare. Non si sa mai…il Chievo dovrà sicuramente tirare fuori l’orgoglio“.
Che cosa mi dice di Corini? E’ l’uomo giusto per ottenere la salvezza? Ha sbagliato il Chievo a non confermare Corini in estate per poi richiamarlo a fine novembre, dopo la parentesi Sannino?
“Mah, penso che Corini sia l’uomo giusto. Eugenio è stato un grande giocatore e conosce a meraviglia l’ambiente Chievo. Sicuramente preparerà la partita al meglio. Sulla scelta societaria, è difficile commentare e capire cosa sia successo: Corini ha fatto una stagione straordinaria l’anno passato, conquistando una salvezza tranquilla. Confermarlo sarebbe stata la scelta più giusta”.
De Vitis, lei è originario di Lecce ma, calcisticamente, è cresciuto nel Napoli. Vorrei chiederle un’opinione sulla squadra di Benitez. Le faccio la fatidica domanda: il Napoli può vincere lo Scudetto?
“Questa volta andrò controcorrente, e, senza scaramanzia, le risponderò sì, il Napoli ha tutte le carte in regola per vincere lo scudetto. E’ una questione di fatti: se guardiamo gli organici del Napoli e della Juventus, io credo che le differenze siano minime. Il Napoli lotterà fino alla fine, anche se la squadra di Conte sta ritrovando la sua solidità migliore”.
Lei è stato un attaccante centrale molto forte fisicamente. Una punta vecchio stampo. Quale giocatore odierno potrebbe essere paragonato a De Vitis?
“Non saprei, non è facile fare paragoni. Io credo che negli ultimi 20 anni il ruolo di centravanti sia cambiato profondamente. Prima tutti giocavano con una punta forte d’area di rigore, oggi si punta di più sulla rapidità e sull’andare in profondità. Se proprio devo indicare un nome, credo che Luca Toni in qualche modo mi somigli per il fisico e le movenze...”.
Che cosa pensa invece di Llorente?
“Llorente è un giocatore molto alto e forte. Credo che sia un buon acquisto e, nonostante le difficoltà di ambientamento, sarà utile a Conte. Ma bisogna capire cosa chiede la Juve a Llorente: non credo infatti che lo spagnolo sia un bomber da 25 goal a stagione. In compenso lavora molto per la squadra, è più un centravanti di manovra”.
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