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ESCLUSIVA – Omar Camporese sugli Australian Open: “Mi aspetto una finale Djokovic-Nadal. Federer non è eterno…”
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11 anni agoon
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RedazioneCalcissimo.com ha intervistato Omar Camporese, ex tennista italiano, n° 18 del ranking mondiale nel febbraio del 1992, per parlare degli Australian Open, primo torneo del Grande Slam dell’anno, che prenderà il via il 13 gennaio 2014. Camporese ha fatto i suoi pronostici per quanto riguarda il tabellone maschile, parlando dei favoriti Djokovic e Nadal ma anche delle chances di Federer e degli italiani.
Signor Camporese. Lei ha avuto un rapporto molto particolare con gli Australian Open, raggiungendo ottimi risultati nel biennio 91-92. A Melbourne raggiunse gli ottavi di finale prima di essere estromesso per mano di Ivan Lendl (7-6 6-1 6-3 il punteggio). Memorabile anche la sua prestazione al secondo turno dello stesso torneo dell’anno precedente, quando costrinse il futuro vincitore Boris Becker a una maratona di 5 ore e 12 minuti che vede vincere il tedesco per 14-12 al 5º set. Che cosa ha di speciale questo torneo?
“Era il mio Slam preferito. Comunica una bellissima sensazione, si svolge in un bel posto, è bene organizzato. Inoltre si svolge a inizio anno, subito dopo la preparazione. Si ha tanta voglia di cominciare bene l’anno…”
Proviamo a fare un quadro dei favoriti nel tabellone maschile: Nadal, Djokovic, Federer, Murray…
“I quattro grandi nomi sono questi: ma i primi due sono al momento nettamente superiori sia su Federer-Murray sia su tutti gli altri giocatori del circuito…”
Partiamo da Nadal. E’ lui il favorito? Il sorteggio non è certo dei migliori…
“Nadal dei quattro è quello più in forma: l’ho visto a Doha dove ha faticato ma ha mostato di essere in grande fidiucia. Certo il sorteggio è brutto con Tomic al primo turno e Del Potro nel potenziale quarto. D’altra parte può essere positivo avere la testa pronta da subito e affrontare l’idolo di casa Tomic nasconderà qualche insidia”.
Djokovic è da tre anni il padrone di Melbourne. Ce la farà a confermarsi anche questa volta?
“Novak è il favorito. Ama l’Australia, parte sempre fortissimo. L’ho seguito nel finale della scorsa stagione e mi ha davvero impressionato per forza e continuità di gioco...”
Non sarebbe male una riedizione della lunghissima finale del 2012 tra Djokovic e Nadal. Cosa ne pensa?
“Al 90% la finale sarà Djokovic e Nadal. Nadal cercherà la rivincita, anche se non sarà facile…”
Quante chances hanno Federer e Murray?
“Sono dei campioni che possono dire la loro. Ma in questo momento sono decisamente sotto sia allo spagnolo sia al serbo. Come possibili outsiders vedo Del Potro (che incrocerà Nadal) e Monfils, anche lui sulla strada dello spagnolo. Insomma: Nadal contro tutti!”
Ormai quasi tutti i top player del tennis hanno coach dal grande passato: Murray ha Lendl, Djokovic ha Becker, Federer ha Edberg. Come spiega il fenomeno?
“Io credo che si siano resi conto che manca qualcosa al loro gioco. Negli ultimi 15 anni il tennis è molto cambiato. A farne le spese è stato il gioco a rete. Ora i grandi cercano di completare il loro gioco provando a essere più aggressivi. Sono curioso di vedere come evolverà il gioco di Novak e quello di Federer…“
A proposito di Federer, il campione svizzero è ormai sul viale del tramonto o saprà dare ancora un colpo di coda degno del suo nome?
“Non saprei, Federer non è eterno. Sicuramente non ha bisogno più di dimostrare il suo valore. Lui ha dichiarato di voler arrivare a Rio 2016 ma non sarà facile alla sua etù affrontare tutti i viaggi e i sacrifici di un tennista ai massimi livelli. Vedremo se troverà le risorse fisiche e gli stimoli adatti”.
Il sorteggio degli italiani non è stato molto fortunato. A Seppi è capitato subito Hewitt, mentre Volandri affronterà Tsonga…
“Davvero una sfortuna. Quello che ha più chances è Fognini, che affronterà Bogolomov Jr, un giocatore ostico ma alla portata del tennista ligure. Anche se bisognerà valutare le sue condizioni fisiche…Hewitt sarà galvanizzato dopo la vittoria a Brisbane; Seppi e Hewitt hanno un gioco quasi speculare: mi aspetto una faticosa maratona! Volandri sarà chiamato ad una vera impresa contro Tsonga. I campi veloci non favoriscono certo Filippo, ma lui non avrà niente da perdere. Mai partire battuti…speriamo bene per il nostro tennis“.
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