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Il caso di Mbaye Niang: quando a fare la differenza è…l’allenatore!
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10 anni agoon
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RedazioneFa rabbia pensare che il Milan è andato in giro per l’Europa alla ricerca di esterni offensivi, quando la soluzione migliore era sotto gli occhi di tutti: stiamo parlando di Mbaye Niang, talento classe 1994, tanto svogliato e includente in rossonero, quanto decisivo e prolifico con indosso la maglia del Genoa.
Una vera e propria metamorfosi, quella del francese, dovuta ad una sola, ma importantissima parola: fiducia. Quella che non ha trovato al Milan, nonostante tre allenatori (Allegri, Seedorf e Inzaghi) e che invece gli è stata data a Marassi da un tecnico che fa del lavoro con i giovani e del gioco propositivo il suo credo calcistico.
Basti pensare che, in appena quattro presenze al servizio di Gasperini, Niang ha già collezionato due gol (i primi due in serie A della sua carriera) e un assist. Numeri da talento purissimo, mai visti nella sua frammentata esperienza rossonera. E, come è logico che sia, il ventenne ha già conquistato tutti nella Genova rossoblù, come dimostra la standing ovation ricevuta al momento del cambio deciso dal suo allenatore al minuto 74.
Questione di fiducia, dicevamo, ma anche di minutaggio: nelle precedenti 19 gare rossonere, Niang aveva raccimolato complessivamente appena 84′, partendo sempre dalla panchina con la sola eccezione della gara di Torino contro i granata, dove fu comunque sostituito all’intervallo. E non giocò nemmeno in coppa Italia contro il Sassuolo, dove restò seduto in panchina per tutti i 90 minuti.
Un vero peccato, se si pensa che giocatori come Niang, adesso, al Milan farebbero davvero comodo: capace di giocare sia da esterno offensivo che da seconda punta, il francese è riuscito -con la sua imprevedibilità- a proporre nuove soluzioni offensive per l’attacco di Gasperini.
“Qui sento finalmente la fiducia di tutti” le poche parole rilasciate dal francese al termine della gara con l’Hellas, con tanto di frecciata -nemmeno tanto velata- a Pippo Inzaghi e Adriano Galliani, che non hanno avuto il coraggio di puntare su di lui al momento opportuno.
Parole al miele anche da parte di Gianpiero Gasperini, che ha parlato così di Niang: “Sono soddisfatto anche dei giocatori che sono arrivati da poco e per fortuna abbiamo trovato Niang, che sta facendo benissimo. Le caratteristiche e le potenzialità di questo ragazzo le conoscevamo tanto tempo e probabilmente la nostra realtà è ben diversa rispetto a quella di Milano. Io credo che qui a Genova l’ambiente sia ideale per un ragazzo come lui che ha tutte le possibilità di diventare un grande giocatore“.
E il merito, in tal caso, sarà di chi ha avuto davvero la voglia (e la pazienza) di credere nelle sue qualità…
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