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Il vertice di Arcore conferma Inzaghi: lo ‘scossone’ rimandato a fine stagione
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10 anni agoon
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RedazioneNel comune mondo del lavoro lo si chiamerebbe contratto a tempo determinato. O forse -in maniera più apporpriata- potremmo definirla come un’esperienza da stagista. Comunque la si voglia chiamare, l’avventura di Filippo Inzaghi sulla panchina rossonera è ormai destinata ad interrompersi il prossimo 30 giugno, ad un anno esatto dal suo insediamento.
Sì, perchè l’ora della decisioni difficili è stata rimandata a fine stagione, salvo clamorosi (ed improbabili) ‘cataclismi’, come li ha definiti Adriano Galliani: questo è emerso da un vertice (previsto in serata e anticipato nel pomeriggio) ad Arcore tra Silvio Berlusconi e l’ad rossonero, che oggi hanno parlato a lungo del destino del tecnico emiliano.
Destino che -in ogni caso- appare ormai segnato. Sono ormai lontani i tempi in cui Berlusconi promuoveva “con un otto pieno” il suo ormai ex pupillo, che nelle ultime settimane si è trasformato -agli occhi del patron- in un tecnico insicuro ancora alla ricerca della piena maturità.
Eppure la dirigenza rossonera avrebbe optato -per i buoni rapporti tuttora in essere con Superpippo- di evitargli l’umiliazione dell’esonero a stagione in corso per poi prendere la decisione forte (e ormai irrevocabile) a bocce ferme una volta concluso il campionato. Questo a patto che il Milan non incappi in figuracce clamorose che potrebbero anche far cambiare idea alla proprietà, non nuova a scelte piuttosto istintive in fatto di allenatore.
I numeri, del resto, costringono la dirigenza rossonera a scelte drastiche quanto necessarie: la marcia, in questo 2015, è da retrocessione. Sono appena cinque i punti conquistati in sette partite: quattro sconfitte (Sassuolo e Atalanta a San Siro, Lazio e Juventus fuori casa), due pareggi (col Torino e con l’Empoli), un solo successo (con il Parma ultimo in classifica), dodici gol incassati e otto messi a segno.
Si prosegue dunque con Superpippo, che sarà ancora l’allenatore del Milan indipendentemente dall’esito della gara contro il Cesena. Che, comunque, rappresenta un’occasione da non fallire per i rossoneri: le ormai residue speranze di rimonta per un piazzamento in Europa League passano tutte dalla sfida interna contro i romagnoli.
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