Inzaghi è in crescita, le sue quotazioni pure…

“Non è questione di Europa o non Europa. È questione di fare bene e concludere al meglio questo campionato“. Bastano queste poche parole pronunciate da Adriano Galliani per riaprire ufficialmente i giochi per la panchina del Milan 2015/16. E’ vero, prima di parlare di eventuali candidati per la panchina rossonera c’è ancora da capire il destino che attenderà la società di via Aldo Rossi al bivio del finale di stagione, che -ad oggi- sembra portare sempre più verso la Cina.



Eppure le ultime partite del Milan di Inzaghi non sono passate inosservate ai piani alti del quartier generale rossonero. A cominciare dalla gara (poi persa) contro la Fiorentina, dove nel primo tempo si è visto un buon gioco e un prediminio territoriale importante in uno stadio tradizionalmente ostico come il Franchi. Quindi il ‘mini-filotto’ di vittorie contro le isolane Cagliari e Palermo, capace di riportare fiducia e slancio in vista della corsa alla qualificazione Europea, che sembra ancora un miraggio dopo il discreto pari contro la Samp.



Insomma, l’Inzaghi allenatore sembra cresciuto nell’ultimo mese, avendo forse fatto tesoro dei propri errori passati per proporre (finalmente) un’idea di gioco precisa e collaudata: e allora basta con i continui (e destabilizzanti) cambi di modulo a vantaggio di un rodato 4-3-3 in grado di esaltare al meglio la (comunque poca) qualità della rosa rossonera. 



Anche la decisione di puntare con decisione su uno ‘zoccolo duro’ di titolari (a differenza della prima parte di stagione, quando spesso i giocatori erano ruotati partita dopo partita) sembra stia dando buoni frutti: la sensazione è infatti che -adesso- gli undici titolari si sentano più responsabilizzati, godendo anche della fiducia del proprio allenatore. 



E vedremo se, nelle ultime otto gare, i giocatori del Milan riusciranno a remare dalla parte del tecnico, discusso negli ultimi mesi e adesso tornato in corsa per una clamorosa riconferma. Domenica sera c’è il derby: la partita giusta per fare un regalo ad un cuore rossonero come Pippo. Chi c’è batta un colpo.