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Le accuse ad Agnelli si basano su un’intercettazione che non esiste… Ma si sa che quando la Juve vince, l’unico modo per fermarla è creare uno scandalo ad hoc!
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8 anni agoon
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RedazioneStrano Paese, L’Italia… Un Paese in cui si viene condannati ancor prima di andar a processo! Italia, Paese di santi, poeti e… Giudici! 59 milioni di giudici, che emettono la propria inappellabile sentenza di condanna in assenza di prove! E pensare che il nostro ha fama d’essere un Paese garantista, almeno sulla carta!
Il Paese di Cesare Beccaria, il padre del diritto penale illuminato, quello che sosteneva, bontà sua, che è meglio un colpevole in libertà di un innocente ingiustamente dietro le sbarre! Sarà per questo che Andrea Agnelli è stato già condannato e mandato al patibolo col marchio infame di mafioso, senza neppur aver avuto la possibilità di difendersi in un regolare processo, sulla scorta di un’accusa fondata su una prova, definita regina, che però al momento, non si trova!
Dove sarà finita? La ‘prova regina’, pietra angolare del castello accusatorio messo in piedi dal procuratore federale Giuseppe Pecoraro, consisterebbe in una intercettazione telefonica che dimostrerebbe in modo incontrovertibile la conoscenza da parte di Andrea Agnelli della provenienza ndranghetista del capo ultrà juventino Rocco Dominiello. Peccato però che, stando a quanto riferito dal senatore PD, Stefano Esposito, membro della Commissione Antimafia, tale intercettazione non sarebbe presente nel fascicolo allegato al deferimento del Presidente Agnelli alla giustizia sportiva, nè negli atti trasmessi alla suddetta commissione dalla Procura di Torino.
Come spiegare allora l’insistenza di Pecoraro su una ‘prova regina’ che non risulterebbe agli atti? Un dubbio, più che legittimo a questo punto, si fa largo prepotentemente nei nostri pensieri: che si tratti dell’ennesimo tentativo di coinvolgere la Juventus in uno scandalo extracalcistico, con l’intento, neppure troppo velato, di porre fine a un dominio che le avversarie dei bianconeri sul campo non riescono, purtroppo per loro, a interrompere? Il pensiero corre veloce al 2006, quando la Juve vinceva e le rivali arrancavano, costrette a inchinarsi alla forza di una squadra che si dimostrava superiore sul campo e battibile soltanto in tribunale! Aria di deja vu?
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