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LE MALEDIZIONI NEL CALCIO – Le delusioni azzurre agli Europei, da Trezeguet al ‘biscotto’ scandinavo
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9 anni agoon
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RedazioneGli Europei di calcio rappresentano una vera e propria maledizione per la Nazionale Italiana che dopo il successo nella doppia finale del 1968 non è più riuscita a sollevare il massimo trofeo continentale per nazionali, sfiorandolo in più occasioni, ma subendo diverse beffe, alcune clamorose (come nel 2000 in finale con la Francia), altre ridicole e colme di polemiche (come nel 2004 quando il ‘biscotto’ Danimarca-Svezia 2-2 ci eliminò nei gironi in Portogallo).
Nel 1972 fu il Belgio ad estromettere gli azzurri dalla fase finale nella doppia sfida du qualificazione grazie al 2-1 ottenuto nella gara di ritorno dopo lo 0-0 dell’andata. Nel 1976 ci fu l’eliminazione nelle qualificazioni mentre nel 1980, in Italia, gli azzurri arrivarono secondi nel girone di qualificazione e furono costretti a disputare la finale per il 3°/4°, persa ai rigori con la Cecoslovacchia, fatale il decisivo errore di Collovati.
Altra mancata partecipazione nel 1984, mentre nel 1988 la squadra allenata da Vicini incanta e mette in mostra diversi talenti che diventeranno la spina d’orsale della squadra bella e sfortunata dei mondiali del 1990, ma in semifinale l’Urss spegne i sogni di gloria azzurri con un 2-0 che ci rispedisce a casa. Nel 1992 l’Italia resta clamorosamente fuori dalla fase finale mentre nel 1996 i ragazzi allenati da Arrigo Sacchi escono nel girone in Inghilterra con Gianfranco Zola che sbaglia un rigore nella sfida decisiva contro la Germania: azzurri a casa, a passare, insieme ai tedeschi, è la Repubblica Ceca di Pavel Nedved.
Nel 2000 una delle compagini azzurrie più belle di sempre si presenta come una delle possibili candidate al successo. Dino Zoff, allora ct, porta una squadra ricca di esperienza e di giovani talenti emergenti che compie l’impresa di resistere in 10 in semifinale contro i padroni di casa dell’Olanda, per poi eliminarla ai rigori (una serie dal dischetto resa celebre dal cucchiaio di Totti e dai miracoli di Toldo). In finale con la Francia Marco Del Vecchio porta avanti gli azzurri, Del Piero spreca diverse occasioni per il raddoppio e Wiltord a una manciata di secondi dal 90′ beffa Toldo: si va ai supplementari, in cui, David Trezeguet segna il Golden Gol che regala ai transalpini il successo e lascia gli azzurri con l’amaro, amarissimo, in bocca. Nel 2004 la formazione di Trapattoni si qualifica alla fase finale in Portogallo e nel girone ottiene 2 pareggi con Danimarca (0-0) e Svezia (1-1 Cassano, Ibrahimovic) poi nella gara decisiva il 2-1 sulla Romania è reso inutile dall’unico risultato che avrebbe qualificato con certezza le due nazionali scandinave ed eliminato gli azzurri, il 2-2, provocando una serie di polemiche in una gara entrata nella storia come il ‘biscotto anti Italia’.
La maledizione prosegue nelle edizioni successive in cui gli azzurri si imbattono nella Spagna più forte di sempre che prima, nel 2008, elimina gli azzurri di Donadoni ai quarti di finale ai rigori (fatali agli azzurri gli errori di De Rossi e Di Natale), poi nel 2012 la squadra di Prandelli, dopo un torneo eccezionale in cui ci fu anche l’eliminazione della Germania in semifinale con la doppietta di Balotelli, perse la finale con un secco 4-0.
Gli Europei e l’Italia, una maledizione lunga quasi 50 anni. Ad Antonio Conte ed il suo gruppo il compito di provare a riscrivere la storia a Euro 2016.
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